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Martedì, 23 Aprile 2024
Elezioni comunali 2014

Intervista, Cozzari (ex Udc): "Lista civica pro Boccali per cambiare il centrosinistra"

Perugiatoday.it ha incontrato il consigliere comunale ex Udc che insieme a Centrodemocratico, cattolici liberi e moderati hanno deciso di appoggiare Boccali nonostante una buova parte fino ad oggi era all'opposizione

1) La prima domanda è obbligatoria: ti ricandidi? Anche perchè il tuo partito l'Udc non si capisce se esiste ancora a Perugia oppure no? "Beh, qualche idea credo di averla, come credo di avere qualcosa da dire e da proporre. L'estate scorsa ho chiesto alle persone con cui mi sono relazionato in questi cinque anni un giudizio sul mio operato e se ritenessero opportuno che proseguissi nell'impegno politico. Ho ricevuto un unanime incoraggiamento a proseguire. Pertanto si, se ci saranno le condizioni, mi candiderò. Non come UdC, senz'altro in una lista civica".


2) Sei un moderato, un cattolico impegnato....ha senso una lista civica di centro a sostegno di Boccali e del centrosinistra? "Viviamo in un contesto estremamente precario, la contigenza offre degli spaccati della società estremamente complessi, molto spesso drammatici. Dopo la crisi del 2008 abbiamo assistito ad un cambiamento epocale, una fase storica si è chiusa, ora siamo dentro un'altra. E' un momento di interregno in cui le vecchie regole non funzionano più, ma di regole nuove ancora non c'è traccia, bisogna idearle, pensarle, scriverle. I vecchi metodi di amministrazione non funzionano più semplicemente perché il capitalismo tecno-nichilista degli ultimi trent'anni ha bruciato da una parte le risorse pubbliche degli Stati (che faticano a reggere il welfare ideato sessanta anni fa), dall'altra ha colpito in maniera selvaggia il mondo dell'industria, dell'impresa, del' commercio (con drastiche riduzioni della filantropia privata, nonostante che i nostri cittadini si siano dimostrati in più di un'occasione molto generosi). In mancanza di soldi pubblici e  privati, occorrerà trovare una strada terza per poter garantire la tenuta della comunità cittadina, del nostro tessuto sociale. La strada che ritengo si debba prendere è quella della sussidiarietà orizzontale (o circolare, per dirla con Zamagni): in termini di sussidiarietà orizzontale come cattolico impegnato in politica, qualcosa da dire e da fare credo di averle. Non solo welfare, ma anche sviluppo economico, turismo, sport, cultura all'insegna del perseguimento del bene comune. Anche sul bene comune credo di poter offrire qualche spunto di condivisione. Sussidiarietà orizzontale, bene comune, sono principi che fanno senz'altro riferimento alla cultura cattolica, ma sono concetti assolutamente laici e a disposizione di tutti, credenti o non".


3) Perchè i moderati del centrodestra non sono riusciti a convincerti per una sfida comune? Non voglio entrare nelle dinamiche del centrodestra. Registro tuttavia un atteggiamento tardivo rispetto alle prossime elezioni. Il Sindaco Boccali ha offerto l'opportunità di allargare il centrosinistra, non certo in cerca di stampelle, ma credo animato dal desiderio di allargare programmaticamente e dal punto di vista governativo l'azione politica per questa città. Io mi occuperò di dare il mio contributo, di allargare, di proporre un alternativa all'interno della coalizione di centrosinistra.


4) Tre emergenze comunali a cui rispondere nei primi cento giorni del futuro governo cittadino?
 La classe politica, tutta, è sfiduciata. La prima cosa da fare è ridare FIDUCIA ai cittadini, partire da un operazione di revisione dell'apparato comunale. Non basta sparare sul numero dei dirigenti, bisogna essere in grado di pensare alla macchina amministrativa in termini di efficacia ed efficienza, così da liberare risorse economiche da poter utilizzare per abbattere tariffe e imposte (se la mia famiglia passa un momento di difficoltà economica, affinché i miei figli si possano fidare di me, dovrò io per primo dare loro dei segnali, dovrò fare delle economie a partire dalla mia persona). Le risorse si devono recuperare anche riequilibrando i rapporti con gli Enti sovraordinati. Penso al fondo regionale per il trasporto, il Comune di Perugia dovrebbe ricevere dalla Regione almeno cinque milioni all'anno in più rispetto a quanto fin ora gli è stato assegnato. Sai quanto cose si possono fare con cinque milioni di Euro? E non è finita qui. C'è il tema della sicurezza, che d'altronde si riesce a trasmettere solo una volta riconquistata la fiducia: potremmo immaginare di rivedere qualche agente di polizia municipale camminare per i quartieri, a contatto con i cittadini, ampliare la rete di videosorveglianza, attivare un protocollo tra il Comune e l'Agenzia delle Entrate per verificare chi vive dove, per contribuire a combattere il problema della clandestinità. Ancora,  la necessità di creare un nuovo welfare che sappia fare fronte alle nuove emergenze, le nuove povertà, che, stando ai dati forniti dall'Istat e dall'AUR, divengono ancor più cruente quando si abbattono su famiglie con figli e su anziani soli. Queste le priorità, senza dimenticare processi di rigenerazione urbana tramite interventi seriamente innovativi di sviluppo economico, anche utilizzando la leva dell'economia civile, e con uno sguardo attento a favorire nuove politiche culturali che colleghino processi di crescita per i cittadini con nuovi eventi di dimensione nazionale ed europea. Un'ultima idea: Perugia è bellissima, ma non è tra le città più confortevole dal punto di vista  orografico e meteorologico: perché non pensare ad eventi che favoriscano la nascita di un vero e proprio turismo sportivo? Per i primi cento giorni penso che sia già qualcosa, per gli altri 1765 circa, ho in mente ancora molte idee!

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