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Elezioni comunali 2014

INTERVISTA Diego Waguè: "Con noi Perugia Capitale Cultura tutti i giorni"

Quinta puntata con il candidato a sindaco per Idee per Perugia Diego Dramane Waguè, nato in Mali ma perugino da sempre. Il suo programma e i suoi primi tre provvedimenti se verrà eletto da attuare nei primi 100 giorni di governo

Dramane Diego Waguè, nato in Mali ma Perugino da sempre, girando per i territori che clima ha trovato, quali sono i sentimenti delle famiglie perugine? "C'è una grande voglia di cambiamento per risollevare sia le sorti della città che quelle individuali di ognuno dei cittadini che si trovano strangolati dalla crisi e dalle scelte sbagliate dell'amministrazione comunale. Ma è una richiesta di cambiamento calcolata e non sprovveduta". 

Scusi in che senso? "I cittadini vogliono che a guidare la città ci siano persone che abbiano un progetto realmente realizzabile, con esperienza della macchina comunale e soprattutto preparate, colte. Non vogliono un cambiamento a tutti i costi, quasi da salto nel buio, come potrebbe essere con la candidata Rosetti del Movimento 5 Stelle. Noi di Idee per Perugia abbiamo esperienza, qualità e soprattutto un progetto normale e per questo straordinario di questi tempi. Io sono felice e sorpreso per la stima che ho potuto constatare in mezzo ai perugini: sono e siamo convinti che saremo la grande sorpresa elettorale del 25 maggio".

Facciamo un gioco: lei eletto al primo turno, senza neanche il ballottaggio, cosa farebbe nei primi 100 giorni di Governo di Perugia? "Siamo prontissimi a fare tre cose facili, facili ma utili e richieste dai cittadini: la polizia municipale decentrata nei territori per far nascere delle pattuglie dei vigili di quartiere che io preferisco chiamare mediatore della sicurezza urbana. Personale in grado di intervenire dal degrado allo spaccio ai furti in stretto contatto diretto con la Prefettura e le Forze dell'ordine".

E questa è la prima: la seconda scelta operativa della sua Giunta? "Siccome io non credo nel ritorno alle circoscrizioni ritengo invece fondamentale istituire un assessore alla partecipazione con delega ai territori in grado di valorizzare, dialogare e coinvolgere nei progetti del comune tutte le associazioni e i comitati che lavorano per il proprio quartiere e frazione. Coinvolgerli e responsabilizzarli dando mezzi sufficienti per curare aree verdi e per produrre cultura e crescita culturale che poi sono anche alla base del turismo che dobbiamo intercettare".

E questa è la seconda: ora passiamo alla terza decisione importante del sindaco Wague...
"È nostra intenzione recuperare tutte quelle AREE urbane di pubblico interesse da tempo dismesse ed inutilizzate (ad esempio il Mercato Coperto e l’ex carcere), e per cui si stanno già pensando destinazioni d’uso differenziate, chiamando in causa diversi soggetti: i commercianti, gli artigiani, le associazioni che operano in ambito culturale ed artistico (scuole di teatro, scuole di danza, scuole di musica), ed i giovani stessi che richiedono a gran voce la nascita di spazi comuni di AGGREGAZIONE in cui poter condividere idee ed esperienze. In particolare, nell’area del Mercato Coperto dove San Francesco fu imprigionato, si è pensato di istituire un Museo multimediale della Pace in onore di tutte quelle personalità mondiali che per essa si sono battute, primo fra tutti il nostro Aldo Capitini. La nostra ambizione è quella di trasformare Perugia in Capitale della Cultura tutti i giorni e da subito".

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