ELEZIONI Sale la voglia di primarie a Perugia: Anna Rita Fioroni si candida
Con una lettera al segretario comunale e al presidente dell'assemblea del Pd, l'ex senatrice Fioroni ha chiesto le primarie in vista delle amministrative di maggio. "Io sono pronta: diamo parola agli elettori se vogliono Boccali o altri"
Ha raccolto le firme dei delegati del partito, ha ascoltato una voce dal basso - area renziana e popolare - che teme una disfatta con la ricandidatura del sindaco Wladimiro Boccali e ora prova ad ottenere quelle primarie che di fatto apriranno, se approvate dall'assemblea comunale del Pd, un'autostrada a candidati anche di maggiore peso (Guasticchi? Cernicchi?).
La mossa del cavallo - come si direbbe a scacchi - arriva dall'ex senatrice Anna Rita Fioroni, l'unica ad aver rinunciata ad un secondo mandato nei palazzi romani. La Fioroni è vicina ad ambiente economici importanti - in cerca di una nuova strategia per uscire dalla crisi - e soprattutto seppur velatamente potrebbe essere l'alfiere dell'area "cattolica" vicina al sottosegretario Gianpiero Bocci. Oggi, comunque, si decide molto per le primarie: prima valutazione dei 5 anni di Boccali e che di fatto apre una discussione sulla necessità delle primarie oppure no.
L'ex senatore Anna Rita Fioroni ha preso carta e penna per una lettera inviata a Francesco Giacopetti, segretario comunale del Pd, e il presidente Fabrizio Bottoni, Presidente dell'Assemblea comunale di Perugia del Partito Democratico. Obiettivo: fare le primarie e salvare il centrosinistra da una eventuale prima storica sconfitta. Non mancano anche passaggi forti e polemici anti-Boccali: "Sono stati anni difficili per Perugia. Dal tema del lavoro a quello della sicurezza. Ma, come ben sappiamo, la nostra comunità ha un patrimonio di grandi potenzialità e vocazioni che bisogna saper riconoscere e valorizzare".
LA LETTERA INTEGRALE
Carissimi,
in vista delle prossime elezioni amministrative per la città di Perugia è importante che il nostro Partito recuperi un rapporto forte con gli elettori attraverso la più larga partecipazione possibile.
Solo così le scelte politiche possono essere legittimate e accettate dalla pluralità dei cittadini. Per questo credo che sia nostro compito stimolare il confronto sui temi che più stanno a cuore alla nostra gente.
Sono stati anni difficili per Perugia. Dal tema del lavoro a quello della sicurezza. Ma, come ben sappiamo, la nostra comunità ha un patrimonio di grandi potenzialità e vocazioni che bisogna saper riconoscere e valorizzare.
Per arrivare a una proposta politica convincente, e soprattutto condivisa, è necessario consentire un confronto tra i candidati che sia il più aperto possibile. Il nostro Partito ha istituito le primarie a livello nazionale e non solo, proprio per questa ragione. La consultazione aperta è il segno distintivo del nostro agire politico: il Pd ormai utilizza questo strumento nelle occasioni di voto. E la risposta degli elettori ci ha sempre confortato, specialmente quando le primarie sono state aperte a tutti.
Quando invece si è tentato di escludere la partecipazione di molti cittadini alle scelte comuni, le polemiche, come ben sappiamo, hanno sovrastato i punti nevralgici della competizione politica e messo in secondo piano programmi e candidati.
Le primarie connotano il nostro modello stesso di partito. Sono ormai uno strumento imprescindibile di dialettica democratica di cui non possiamo più fare a meno. Credo quindi che anche per la scelta della candidatura a sindaco di Perugia le primarie siano una opportunità da non perdere.
Soprattutto in questo momento storico, immersi come siamo in un clima generale di stanchezza e di lontananza dalla politica, alimentato dai comportamenti demagogici e populisti di alcune forze politiche e dagli effetti persistenti di una gravissima crisi economica dalla quale il Paese fatica ad uscire.
Perugia ha bisogno del coinvolgimento dei suoi cittadini, del loro contributo di idee e di un entusiasmo nuovo per la cosa pubblica.
Sono queste a mio parere le motivazioni per sostenere le primarie per la scelta del candidato a sindaco di Perugia. Questo percorso di trasparenza e di correttezza verso gli iscritti, i cittadini e tutto il corpo elettorale, può rafforzare la nostra proposta politica, al di là di qualunque logica personalistica. Con le primarie aperte a tutti gli elettori non vince solo questo o quel candidato. Vince il Pd. E attraverso una sana dialettica democratica, costruttiva e propositiva, potremo affrontare insieme, con maggiore determinazione, la sfida delle elezioni amministrative. Con questo strumento di democrazia potremo focalizzare meglio le criticità e i punti di forza dell'azione dell'ultimo governo cittadino. Ma soprattutto, potremo scegliere la proposta che maggiormente risponde alle esigenze di Perugia, sia all?interno del nostro Partito che della coalizione del quale il Pd rimane il perno essenziale.
Con questo spirito e queste finalità, mi rendo disponibile a presentare la mia candidatura alle primarie per scegliere il candidato a Sindaco di Perugia, nella speranza che sia forte la volontà condivisa di intraprendere insieme questo percorso. Per il bene di Perugia e per la difesa dei nostri valori e della nostra cultura democratica e pluralista.