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Elezioni comunali 2014

Elezioni, appello delle associazioni "rosa": "Candidati finanzierete i centri anti-violenza?"

‘Libera…Mente’ Donna lancia, pertanto, un appello ai futuri amministratori affinché si impegnino da subito a sostenere politicamente e materialmente il progetto dei due Centri attraverso azioni "concrete e fondi"

"Siete pronti a garantire fondi certi per le politiche anti-violenza sulle donne e per il centro recentemente aperto a Perugia per la tutela e il recupero psicologico delle vittime?": è questo il senso del nuovo appello rivolto ai candidati sindaci da parte dell’associazione ‘Libera…Mente Donna’.

Nella lettera viene ricordato che la violenza contro le donne è un fenomeno purtroppo ancora molto diffuso nella nostra regione, “rappresenta una violazione fondamentale dei diritti umani, lede sia la libertà che la salute delle donne e attraversa tutte le culture, le classi, le etnie, i livelli di istruzione, di reddito e tutte le fasce di età”; viene inoltre riconosciuto come l’apertura dei Centri Antiviolenza (realizzati grazie al lavoro congiunto di Associazioni e Istituzioni) rappresenti un passo in avanti nella strada del contrasto al fenomeno della violenza di genere, così drammaticamente attuale.

Il progetto dei Centri Antiviolenza, si legge ancora nella lettera , richiede per la propria esistenza e il proprio funzionamento “risorse umane e finanziarie adeguate, oltre all’impegno delle Istituzioni in politiche attive che prevengano e contrastino il fenomeno della violenza di genere a tutti i livelli: dal piano culturale e sociale a quello più strettamente operativo.”

‘Libera…Mente’ Donna lancia, pertanto, un appello ai futuri amministratori affinché si impegnino da subito a sostenere politicamente e materialmente il progetto dei due Centri attraverso azioni “concrete e responsabili, al fine di minimizzare,oggi, i danni che la violenza procura alle donne e ai loro figli”.

Le donne di violenza continuano a soffrire e a morire. La violenza di genere non è un’emergenza imprevista e imprevedibile, ma un fenomeno complesso, storicamente e culturalmente determinato da rapporti di potere diseguali tra i sessi.

Non è più rinviabile, dunque, l’impegno in azioni efficaci di tutti coloro che, a vario titolo, sono chiamati ad interagire per prevenire e contrastare tale fenomeno: associazioni, enti, servizi sanitari e sociali, forze dell’ordine,tribunali, Istituzioni.

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