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Elezioni regionali, c'è anche il professore Ferrucci: "Cantiere civico per non lasciare l'Umbria alla destra"

Lancia il cantiere civico "cattolico, laico e riformista" per la Regione. Che farà il Pd?

Ha fatto lo zaino, il viaggio comincia. Una mail (titolo emblematico: immersi nel caos), un manifesto, la raccolta delle firme e anche la presentazione già fissata sul calendario (il quando sì, il dove ancora no). Il professor Luca Ferrucci, già all'Adisu, corre per le elezioni regionali dell'Umbria. E lo fa lanciando un "cantiere civico che sta nella cultura cattolica, laica e riformista di questa regione". Un "cantiere di lavoro per mettere a punto proposte programmatiche specifiche su vari temi quali il lavoro, la competitività delle imprese, le opportunità per i giovani, la valorizzazione dell'ambiente, le criticità infrastrutturali e così via" che partirà "subito dopo" la presentazione del movimento. Il 13 luglio, dice Ferrucci nella mail. 

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Un cantiere civico, scrive il professore dell'Università di Perugia, che "non intende appiattirsi di fronte ad una crisi implosiva di alcune forze politiche di questa area nonché ad un destino che sembra ineluttabile di lasciare alla destra più arrogante e incompetente il governo di questa regione". Collocazione e lato del tavolo? Più chiaro di così. 

Un "percorso di civismo attivo e partecipato", dice nella mail a cui allega il manifesto. A riprova che fa sul serio, aggiunge: "Da settembre prossimo ci si confronterà, oltre che di questi programmi, anche delle possibili liste e candidature da presentare". 

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In sintesi: giù, dritti dentro al vulcano Sneffels delle prossime elezioni con la bandiera del civismo. Andrà da solo? Una esplorazione solitaria o altri si aggregheranno alla spedizione? Tipo il Pd e il centrosinistra, per dirne una.
Perché i ben informati davano Luca Ferrucci nello scacchiere dei papabili del Partito Democratico del commissario Verini (in ottima posizione, anche). Dalla lista si è sfilato Cristian Betti, il giovane sindaco di Corciano. Chi resta? Mauro Agostini, lanciato da Zanda e già direttore di Sviluppumbria? Giacomo Leonelli, consigliere regionale  - quello del grande no e del non voto alla fiducia per Catiuscia Marini, ex governatrice dell'Umbria - che intanto gira di incontro in incontro? Fabio Paparelli, ora presidente della giunta regionale dell'Umbria fino alle prossime elezioni?

Ma è il Pd e l'estate è ancora lunga, quindi 'mai dire mai', come per James Bond. Il commissario Verini aveva annunciato che il candidato presidente sarebbe venuto fuori "a fine luglio". Poco meno di un mese per trovarlo, perché ad agosto "ci sono le feste dell'Unità", diceva il commissario. E poi la campagna elettorale più avventurosa di sempre (per il Pd e il centrosinistra dell'Umbria): un viaggio al centro della Terra, che comincia dallo Sneffels. 

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