Elezioni province, cresce il dualismo Tesei-Proietti. Ma a livello di partiti a Perugia non ha vinto nessuno: ecco perchè
A Terni la vittoria della Pernazza era scontata. A Perugia la differenza è stata fatta dai civici-centristi ma non c'è una maggioranza in consiglio grazie alla tenuta elettorale di Zuccarini
Per la prima volta nella storia delle province di casa nostra il centrodestra riesce a strappare una presidenza, quella ternana, con il sindaco di Amelia di Forza Italia, Pernazza. Un risultato scontato? Sulla carta sì dato i consiglieri e sindaci in quota alla coalizione fomata da Lega, Fi, Fratelli d'Italia e civici che dopo la riforma delle Province, sono i grandi elettori al posto del popolo. Comunque pronostico rispettato e un altro pezzo di governo strappato alla sinistra ternana. Oltre a Forza Italia può esultare anche la Lega che ha fatto il pieno di consiglieri eletti: ben 4 (che salgono a 7 con il perugino).
Mentre il testa a testa, annunciato, in provincia di Perugia ha premiato il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, che ha battuto il miglior candidato possibile e di sempre del centrodestra il sindaco di Foligno Stefano Zuccarini, in quota Lega. Zuccarini ha perso ma è riuscito a bloccare in consiglio il centrosinistra dato che entrambi gli schieramenti hanno ottenuto sei seggi a testa, quindi non c'è una maggioranza vera e proprioa. Per governare la Provincia bisognerà trovare un accordo costante - non è facile andare avanti sempre e solo con il voto della presidente... - e questo va in direzione della Presidente della Giunta regionale Donatella Tesei che di fatto, con la provincia di Terni in tasca, non avrà grossi grattacapi e attacchi da piazza Italia grazie alla traballante maggioranza.
Le provinciali di Perugia hanno dimostrato due aspetti politici importanti: che si delinea sempre di più una battaglia in vista delle prossime regionali tra la governtatrice Tesei e la lanciata Proietti. Secondo aspetto: sempre di più a livello locale conta aggregare e formare pezzi di civici-politici di area centrista cattolica se si vuole vincere. La Proietti lo ha dimostrato ad Assisi - vincendo al primo turno con civici al 29 per cento - e lo ha dimostra stavolta anche nelle urne alla provinciali riuscendo a portare alle urne civici, esponenti senza tessera di partito.
E il Pd? Parla di vittoria alle elezioni provinciali ma a Terni si è perso e a Perugia la presidente è una civica e non un classico dirigente o giovin sindaco allevato in casa dai democratici. Ma il segretario Bori può essere contento: l'onda lunga del centrodestra in Umbria sta rallentando mentre il suo schema del campo largo - ovvero le alleanze diffuse - con comitati, sinistra e grillini a livello elettorale funziona e garantisce un ritorno in partita. Detto questo: alla fine non ha perso né vinto nessuno al massimo è stato un grande pareggio per tutti. Tra la totale indifferenza dei cittadini che sulle province, dopo il clamore mediatico del passato, hanno perso tutti gli interessi.