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Elezioni a Perugia, la lista del Pd all'insegna di "inclusione, partecipazione, equità"

Presentati i candidati a sostengo di Giuliano GIubilei: "Niente casting, ma scelte dettate dal valore delle persone"

"Il nostro intento è stato quello di dare un'immagine complessa e plurale della città" sottolinea il segretario comunale del Partito Democratico, Paolo Polinori, presentando, insieme al candidato del centrosinistra, la lista targata Pd che appoggia la candidatura di Giuliano Giubilei. 

“Inclusione, partecipazione, equità sono i valori cardine della nostra idea di città. È su questa idea che abbiamo costruito la nostra squadra ed è questa idea che presentiamo oggi insieme alle persone che la declineranno nel loro impegno. Quello che vogliamo è ricostruire una comunità in cui il lavoro ritorni ad essere il principio fondante della società e della democrazia. Il lavoro come elemento di garanzia per le opportunità di tutti i cittadini, specialmente quelli più giovani. E le opportunità da cogliere devono passare anche attraverso l’accettazione delle sfide importanti che il mondo ci impone. La lotta ai cambiamenti climatici, l’autosufficienza energetica sono delle sfide che le città devono fare proprie e Perugia deve farlo per prima, per storia tradizione e cultura”. Ovviamente “Perugia deve essere protagonista nella regione, deve essere il traino economico e culturale”.

Ecco che, allora, “l’adesione a un premio come ‘European Green Capital’ è il minimo, è un passo necessario, ma se la filosofia con cui si affronterà dovesse essere quella di ‘Perugia nel Verde’ temo che i risultati saranno ancora una volta nulli: le aree verdi di Perugia stanno a testimoniare il fallimento di questa scelta amministrativa, come di tante altre dell’attuale giunta”. Perugia, più di altre città, marca una sofferenza profonda del mondo del lavoro e delle professioni, non solo per “uno scadimento della qualità della vita, ma anche per un forte impoverimento delle opportunità”, di fronte al quale “queste sfide globali rappresentano le nuove opportunità di sviluppo e crescita”. “Stiamo – dunque - lavorando a un’idea diversa di città affinché inclusione, partecipazione, equità possano affermarsi e non essere soffocati da preoccupanti rigurgiti estremisti che cavalcano paure costruite ad arte”, affinchè non prevalgano “la chiusura, l’esclusione, i selfie con il mitra, il giustizialismo di piazza, la visione ‘medioevale’ delle donne e della famiglia”.

Per la presentazione del programma del Pd l’appuntamento è il 10 maggio, alla sala Sant’Anna. “È un programma rivolto al futuro – assicura Polinori - che non dimentica le stagioni di innovazione tecnica, politica, sociale che hanno proiettato Perugia nel panorama internazionale. Quelle generazioni rappresentano un patrimonio importante”. “È da qui che siamo partiti per comporre la nostra lista, non abbiamo fatto casting, come altrove. È chiaro che parlare di nomi fa gioco a chi non ha fatto nulla in questi anni e a chi non sa raccontare che cosa c’è da fare. Fa gioco dove non c’è una base valoriale comune, nemmeno un progetto comune o almeno un patrimonio collettivo condiviso, in una coalizione che va da Arcudi a Pillon e che trova la sua cifra comune solo nella figura del candidato sindaco. Elemento di garanzia per continuare a far galleggiare la città”.

“Una lista di qualità, con i cui candidati lavoreremo molto nei territori per confrontarci con cittadini, operatori economici e associazioni”, ha sottolineato Giubilei, che ha poi aggiunto: “Fa sorridere lo slogan che si vede in alcuni manifesti del sindaco uscente, che dice ‘c’è ancora da fare’. Sono d’accordo, c’è moltissimo da fare, perché negli ultimi cinque anni non è stato fatto niente. Il 25 aprile Romizi ha fatto un discorso nel quale ha riconosciuto pienamente i valori della Liberazione. Non sono intervenuto in quell’occasione per non rovinare l’atmosfera delle celebrazioni, ma Romizi deve però spiegare come faccia poi ad allearsi con Fratelli d’Italia e con la Lega, che rifiutano e negano quegli stessi valori”. Un altro tema su cui Giubilei incalza il sindaco è quello del confronto: “Romizi scappa da qualsiasi confronto, anche quando viene invitato dai cittadini, come l’assemblea a Collestrada alla quale ho partecipato. In questo modo si sottrae anche a quelle che sono le occasioni in cui realmente si sviluppano idee e progetti. La stampa questo avrebbe il dovere di sottolinearlo”.

Per il futuro del Pd, Polinori non ha dubbi: “È necessario l’impegno di tutti gli iscritti per realizzare un partito in cui l’esercizio della politica riacquisti centralità basandosi su trasparenza, verificabilità e premialità. Questo impegno è necessario perché abbiamo visto che anche in un sistema coeso, solido e di qualità come quello umbro si sono sviluppati nel tempo malfunzionamenti, situazioni di opacità, logoramenti. Questi vanno eliminati, e per il futuro bisogna essere noi stessi i naturali anticorpi del partito, mettendo da parte autoreferenzialità, chiusura e l’esercizio del potere fine a sè stesso. Dobbiamo essere la migliore alternativa di noi stessi”.

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