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Elezioni comunali a Perugia, le liste civiche di Romizi si prendono i voti dei partiti di centrodestra (e anche del Pd)

Il confronto tra il voto delle Europee e quello della amministrative, l'analisi dei flussi dell'Università di Perugia

Un conto è il voto politico, un altro è quello amministrativo. Il 26 maggio a Perugia il "fenomeno del voto differenziato" tra elezioni europee ed elezioni comunali è stato "molto rilevante" e "riguarda tutti i principali partiti ed è legato alla presenza di numerose liste civiche alle elezioni amministrative, soprattutto a sostegno del candidato sindaco del centrodestra".

Secondo l'analisi dei flussi elettorali del Dipartimento di Economia dell'Università di Perugia "le liste civiche a sostegno del candidato sindaco Romizi hanno attratto circa un terzo degli elettori delle Europee di tutte le liste del centrodestra". In altre parole: se alle europee la Lega ha fatto registrare "un successo clamoroso" - parole del professor Bracalente -, alle amministrative il dato rilevante porta la firma delle liste civiche. 

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Il voto nel centrodestra
 

Secondo l'analisi dei flussi "tra le liste di partito di centrodestra quella che alle Comunali mantiene la più alta percentuale di voti ottenuti alle Europee è Fratelli d’Italia (64%), che cede alle liste civiche del medesimo schieramento politico il restante 36%". Forza Italia, invece, "mantiene soltanto il 55% del voto europeo, cede il 34% alle liste civiche e quasi il 10% alla Lega".
La Lega "mantiene soltanto il 45% e cede il 35% alle liste civiche, quasi 10 mila voti, il 16% a Fratelli d’Italia e il 2.5% al Pd". Sì, esatto: 700 voti 'differenziati'. Come sottolinea l'analisi "quest’ultimo rivolo verso il Pd (segnala che una piccola parte di elettori di sinistra che ha votato Lega alle Europee ha continuato a sostenere il centro sinistra alle elezioni comunali".
E un'altra curiosità: "Gli elettori delle altre liste di destra e centrodestra presenti alle Europee hanno per circa la metà confermato il voto a liste non alleate con il centrodestra alle Comunali e per il resto hanno scelto anch’essi le Civiche di centrodestra (33%) oppure l’astensione (7%), ma anche le liste alleate del PD (9%)". 

Il voto nel centrosinistra e a sinistra

Sul fronte che ha sostenuto Giubilei, invece, "lo schema del voto differenziato è più articolato". Come spiega l'analisi dei flussi, "assume un peso molto maggiore sia l’astensione che il voto alle liste civiche dello schieramento opposto".

Sempre con la chiave di lettura del voto differenziato, spiega il report, "il PD mantiene il 60% dei propri voti delle Europee e cede il 26% alle liste alleate, tra cui quella del candidato sindaco Giubilei, ma cede anche il 10% alle liste civiche di centrodestra (oltre duemila voti)". Poi c'è il curioso caso di Più Europa: "Gli elettori di Più Europa alle Comunali scelgono le altre liste di centrosinistra (tra cui Perugia in Europa) soltanto nel 23% dei casi, mentre un flusso quasi doppio migra verso le Civiche di centro destra e il 22% verso il non voto".

A sinistra del centrosinistra, invece, la situazione è questa: "Il non voto alle Comunali è stato scelto anche dall’11% degli elettori europei della sinistra, che per il resto mantengono in maggioranza (57%) il voto alle liste di sinistra non alleate con il Pd, mentre sostengono il candidato sindaco del centrosinistra nel 20% dei casi, votando per le liste alleate del Pd". 

Il voto nel Movimento 5Stelle 

In casa cinquestelle più di metà del voto 'politico' resta per il Movimento, ma con delle sorprese: "Gli elettori M5S delle Europee hanno confermato il proprio voto al Movimento anche alle Comunali nel 60% dei casi", spiega l'analisi. Ma poi c'è il resto. E qui, come nel caso delle europee, si va verso destra e centrodestra: "Per il resto hanno scelto prevalentemente il centro destra, soprattutto le liste civiche (18%), ma anche Forza Italia (9%) e Fratelli d’Italia (7%), per un totale di oltre 4 mila voti". E di nuovo un "piccolo segno di permeabilità", come lo definisce Bracalente: "Un piccolo flusso si è invece diretto verso le liste alleate del PD (4%, circa 500 voti)".

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