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Nuovi collegi elettorali: spuntano le prime indiscrezioni e si alza la protesta dei sindaci del Trasimeno

I primi cittadini dell'Unione: "Proposta di comprensorio diviso è inaccettabile"

Nuovi collegi elettorali, con le prime indiscrezioni ci sono già le prime proteste, in particolre dall'area del Trasimeno con uno smembramento che appare "inaccettabile" e che mette a rishcio l'unioone dei comuni raggiunta nel tempo.

"Insieme anche nel collegio elettorale, se divisi si evidenzierebbe un grave sgarbo istituzionale ai danni della più significativa esperienza di Unione di Comuni dell'Umbria - si legge in una nota inviata dal sindaco di Magione Giacomo Chiodini per conto dei primi cittadini del comprensorio del Trasimeno - Il nuovo riparto dei collegi per la Camera dei Deputati, conseguente al taglio dei parlamentari, che li vede divisi in due riparti elettorali differenti: Castiglione del Lago, Città della Pieve, Panicale, Piegaro e Paciano sarebbe infatti assieme alla città di Terni; Magione, Tuoro e Passignano con Perugia".

Se le indiscrezioni fossero confermate "costringerebbero – spiegano i sindaci del Trasimeno – ad una formale contestazione del futuro assetto. Chiediamo ai parlamentari eletti in Umbria e ai rappresentanti del Governo della nostra regione di attivarsi per scongiurare qualsivoglia previsione di separazione dei territori del comprensorio del Trasimeno nei futuri collegi elettorali. Un appello – concludono i primi cittadini – rivolto indistintamente a tutte le forze politiche nell'interesse di un'area che ha sempre fatto della sua unità un obiettivo politico e istituzionale riuscendo negli ultimi anni a realizzare una vera e propria unione tra comuni".

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