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Candidature Pd, è il caos e ognuno fa quello che vuole: Polinori sceglie la vecchissima politica

Partito Democratico in fibrillazione per la scelta unilaterale del "nuovo" segretario: è il caos

Prima regola del fight club elettorale: mai fare nomi. Seconda regola dei fight club elettorale: mai fare nomi. La terza non c’è. Eppure il segretario comunale del Pd di Perugia, Paolo Polinori, che doveva essere il nuovo che avanzava inesorabile per rivoluzionare il partito e “riprendersi” Perugia, l’uomo equidistante dalle correnti, il professore universitario prestato alla politica, spacca la segreteria comunale e sceglie la via della vecchissima politica: sceglie lui per tutti e amen.

E sceglie pure i giornali, mandando solo ad alcuni dalla sua posta privata una nota “dalla segreteria cittadina” per lanciare la candidatura alle prossime elezioni politiche di marzo 2018 di Gianpiero Bocci e Valeria Cardinali nel collegio di Perugia-Lago Trasimeno. Sì, i nomi. Messi nero su bianco. Unità? No. Ma proprio no. La segreteria comunale si riunisce stasera e lui ha già mandato le decisioni ieri. Preveggenza? Viaggi nel tempo? Chissà.

Nel frattempo il partito è in fibrillazione e la presidente Catiuscia Marini, la segreteria comunale tirata in ballo e il segretario Leonelli, quello del non mi candido per fare il papà, sono su tutte le furie. Il segretario equidistante ha fatto da sé e ha scelto i nomi.

E, a proposito di Leonelli, il comunicato di Polinori gli affida il ruolo “di garante di quanto emerso dal territorio perugino” per “condurre nel migliore dei modi il percorso delle candidature”. Cioè lo parcheggia. O almeno ci prova. Già, perché la consigliera regionale Carla Casciari, fedelissima della presidente, riapre la faccenda con un post su Facebook al grido di “Leonelli, ripensaci”. Così: “Ho apprezzato e compreso, anche umanamente, la scelta comunicata venerdì sera alla direzione del Pd dal segretario regionale Giacomo Leonelli di non avanzare la propria candidatura per le imminenti elezioni politiche. Pur con tutto il rispetto della sua scelta sento però il dovere di chiedere al segretario regionale di rivedere la sua decisione e di dare così la sua disponibilità a scendere in campo proponendo la sua candidatura soprattutto in considerazione della fase politica così delicata che ci si prospetta”.
E ancora: “Sono certa, infatti, che il suo impegno personale alla competizione elettorale prossima sarebbe un segnale di grande responsabilità per tutto il PD umbro oltre che per Perugia, capoluogo di regione e sua città. Un partito democratico quello umbro ,che non può permettersi di crogiolarsi in quello che è stato ma deve guardare avanti con la responsabilità di una forza di governo progressista ed innovatrice che riconquisti la fiducia di iscritti, militanti ed elettori”. La risposta al “potenziamento della rappresentanza” evocato da Polinori nella sua nota a nome di tutti ma gentilmente concessa a pochissimi.

A questo punto, qualche dietrologia si potrebbe anche fare. Leonelli “il nettamente più votato in quel collegio” a Roma, Alessia Dorillo (prima dei non eletti) dentro al consiglio regionale. E la condivisione dell’assessore regionale Antonio Bartolini del post di Carla Casciari cosa significherà mai?

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