rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Elezioni 2018, il Pd dell'Umbria schiera i candidati: "Ci conoscete, siamo il valore aggiunto"

Elefanti nella stanza e presentazione dei candidati per Camera e Senato: "Ora serve unità"

Già, “le liste sono state un parto molto difficile, con una contrazione della minoranza del Pd”, per dirla con le parole di Cesare Damiano, “ma adesso non è il momento delle polemiche, è il tempo dell’unità”.

Il Partito Democratico, ricucite (forse) le ferite autoinferte nella composizione della “squadra” elettorale per Camera e Senato, presenta tutti i suoi candidati per l’Umbria. Nella nuova e luccicante sede in via Bonazzi manca Matteo Renzi, capolista per Palazzo Madama, e non viene mai nominato. Chissà perché.

In compenso c’è Cesare Damiano, ex ministro, “la cui sola presenza nelle liste è un programma, il lavoro è al centro”, spiega l’ultimo dei veltroniani Verini, candidato alla Camera, listino proporzionale, dietro la “giovane e autorevole” (sempre parole di Walter) Anna Ascani.

In semicerchio ci sono tutti, ma parlano in pochi. Comincia il segretario regionale Giacomo Leonelli, specificando che “i candidati del Pd sono radicati nel territorio, conosciuti e riconoscibili, che porteranno un valore aggiunto”. E in questi giorni di campagna elettorale “racconteremo cosa il governo ha fatto per l’Umbria”. Poi tocca a Verini specificare che la tormenta che si è abbattuta sul Pd è acqua (forse) passata, visto “che le fibrillazioni nei partiti per le liste si sono sempre viste”. Insomma, un mare che si conosce già. “Qui davanti a voi – ha detto Verini – ci sono persone che conoscete, che stanno amministrando i vostri comuni e territori”. E visto che ripetere aiuta, “questa squadra non è stata fatta a caso, ha una sua solidità. Mescola esperienza e generazioni. Come Gianpiero Bocci, rappresentante dell’Umbria nel governo, che va ricordato per il suo impegno contro il terrorismo e per il suo rapporto costante con i territori”. E “il segretario nazionale capolista al Senato è un valore aggiunto per l’Umbria”. Queste, dice Verini, “sono liste serie, senza nessuna improvvisazione”. Infine i ringraziamenti a “Marina Sereni, Gianluca Rossi e Valeria Cardinali che saranno insieme a noi per far vincere la speranza per il futuro il Paese, il Pd”. I tagliati dalla corsa nella lunghissima notte al Nazzareno.

Terza voce in scaletta quella di Cesare Damiano, il “quasi cittadino di San Gemini da dieci anni”, l’uomo “che già da solo è un programma”, ex ministro del Lavoro. E’ lui a spegnere (forse) la la rabbia delle minoranze tagliate con la roncola dalle liste elettorali a trazione renziana 4 x4: “Ci sarà il tempo del confronto, ora serve unità”. Per quanto riguarda l’Umbria, invece, Damiano specifica che le parole chiave saranno “lavoro, pensioni, incentivi strutturali alle imprese per i contratti a tempo indeterminato, licenziamenti molto più cari, tutela delle donne e dei lavoratori precari, esodati e un’Ape sociale strutturale nel sistema pensionistico italiano”. Per tutti gli altri temi della campagna elettorale arriverà un documento nei prossimi giorni.

E poi c’è la questione degli elefanti nella stanza, addomesticati solo in parte. Tipo le dimissioni di Di Girolamo da sindaco di Terni, l’alleanza scricchiolante con i socialisti, i grandi esclusi (Cardinali, Rossi e Sereni), la semi-separazione in casa con la segreteria comunale e le sue “valutazioni” (guai a chiamarle proposte, il segretario Polinori non le giudica tali)  sui nomi da candidare e cose del genere.

Sui nomi assenti il segretario Leonelli spiega di avere “la coscienza pulita”, perché “non abbiamo messo veti su nessuno, la composizione delle liste è stata decisa dal nazionale”. Problemi? Chiedete a Renzi (ma in via Bonazzi non lo nominano mai). E sulla pietrata nello stagno Di Girolamo? “Le sue dimissioni non ci sorprendono. E’ una persona seria e di parola. E poi il voto è politico, su Terni possiamo vincere. Nelle altre liste non ci sono candidati come i nostri”.  E sulle “valutazioni” della segreteria comunale di Perugia? “Per i comunicati stampa chiedete al loro addetto stampa”. Crac.

Infine, i socialisti, definiti da Leonelli “alleati fedeli, con cui governiamo nei Comuni e anche in Regione”. Riuscirà la mediazione? E soprattutto: gli elefanti usciranno dalla nuovissima sede del Pd regionale dell’Umbria e del Provinciale?

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni 2018, il Pd dell'Umbria schiera i candidati: "Ci conoscete, siamo il valore aggiunto"

PerugiaToday è in caricamento