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Dossier Next Generation EU-Recovery Plan | Perugia fa squadra con i comuni vicini per rilanciare l'intero territorio: ecco i progetti

Fondamentale il ruolo dell'Università per innovazione e futuro. Assessore Giottoli: "Si sono voluti creare i presupposti per il futuro del nostro territorio, in termini di infrastrutture e di sviluppo economico"

Fare squadra per il territorio e per riuscire ad ottenere importanti fondi strutturali, quelli del Next Generation EU-Recovery Plan, per rilanciare Perugia, i comuni del Lago, Corciano, Deruta e Torgiano (il perugino). Con queso spirito è stato concepito il dossier "perugino" con i progetti unitari che vanno dalla mobilità alla svolta digitale, all'ambiente al turismo, dall'energia sostenibile al welfare innovativo.  A illustrarli sono stati, questa mattina alla Torre del Mulino di Pretola, scelta proprio perché oggetto di uno degli interventi più innovativi tra quelli presentati, il Sindaco di Perugia Andrea Romizi, insieme all’assessore allo Sviluppo Economico, Marketing Territoriale e Perugia digitale Gabriele Giottoli, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliviero, i Sindaci di Corciano, Cristian Betti, di Torgiano Eridano Liberti e Castiglione del Lago Matteo Burico, il Presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno e Sindaco di Panicale Giulio Cherubini.

Si tratta di numerosi interventi che hanno come comune denominatore lo sviluppo del territorio e dei servizi alla comunità, in un’ottica di rete tra istituzioni. Si va, dunque, dalla digitalizzazione e utilizzo delle più moderne tecnologie nei diversi campi -dai servizi della PA allo sviluppo economico, dalla fruizione del territorio a quella dei beni artistici e culturali- alla realizzazione di azioni di economia circolare e sostenibilità ambientale, nella
consapevolezza che l’unica via per una crescita sostenibile è rappresentata dalla cd transizione verde e dall’uso intelligente e adeguato delle risorse ambientali a disposizione. Non può, naturalmente, mancare in una città che guarda al futuro il tema della mobilità sostenibile, così come quello dell’istruzione, a partire dai bambini più piccoli, cittadini del domani, fino alla formazione universitaria. Ultimo ma non ultimo, il tema del sociale e della salute, che non può non tenere conto dell’evoluzione della società innescata dalla pandemia in corso.(I dettagli al documento consegnato alla Regione dell’Umbria, disponibile al link https://www.comune.perugia.it/avvisi/next-generation)

Ad aprire la conferenza stampa di presentazione è stato l’assessore del Comune di Perugia Gabriele Giottoli, coordinatore della progettazione Next Generation. che Ha tenuto a sottolineare, da un lato, la logica del “lavorare insieme” che ha caratterizzato la progettazione e che caratterizzerà la realizzazione degli interventi, dall’altro, il carattere orizzontale di questi ultimi, inteso come integrazione tra i loro diversi aspetti. “Con Next Generation -ha spiegato- si sono voluti creare i presupposti per il futuro del nostro territorio, in termini di infrastrutture e di sviluppo economico, ma anche di fruibilità dello stesso e di qualità della vita dei nostri cittadini.”

La condivisione, l’idea di un’Università che è comunità a disposizione del territorio, che è servizio pubblico, sono stati i temi al centro dell’intervento del Magnifico Rettore Maurizio Oliviero. “Per il nostro ateneo questa è una giornata importante. - ha detto il Prof. Oliviero - L’Umbria sta ritrovando fiducia nella nostra università, con quella ricchezza di competenze che sul nostro territorio ci sono e di cui dobbiamo riappropriarci con orgoglio e consapevolezza delle grandi potenzialità che il nostro territorio sa e può esprimere.”

Infine, per il Sindaco Romizi l’occasione offerta con il Recovery Plan dall’Europa non è solo legata ai finanziamenti e quindi alla possibilità di realizzare progetti importanti, ma anche all’opportunità di rialzare lo sguardo, con lucida consapevolezza, verso un futuro comune, in un’ottica di politiche integrate. “Non solo i piccoli comuni hanno bisogno del capoluogo, -ha aggiunto- ma anche Perugia ha bisogno di recuperare il rapporto con i territori circostanti. Il percorso è avviato, dobbiamo avere la tenacia e la costanza di perseguirlo.”

Romizi ha quindi invitato i cittadini dei territori interessati a visionare i progetti e a inviare alle amministrazioni osservazioni, idee e valutazioni. “Non possiamo trascurare -ha, quindi, concluso- le sofferenze di tante famiglie, il duro periodo che ancora stiamo attraversando, ma quella sofferenza dobbiamo trasformarla in occasioni di sviluppo e di crescita concreta per le nostre comunità.”

ECCO LE OPERE DIVISE IN SETTORI
DIGITALE E INNOVAZIONE - Tra le azioni senz’altro più innovative vi è quella denominata Umbria Twin, che punta a cambiare il modo di vivere e interagire con il territorio, la sua storia, il paesaggio, attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative (realtà aumentata), nell’ottica, per esempio, di un turismo più consapevole e sostenibile. Da sottolineare anche la realizzazione della piattaforma no profit Social Smart City, per favorire l’interazione tra imprese e cittadini, soprattutto quelli più fragili, per lo scambio di beni e servizi di prossimità, quale strumento per creare crescita economica e allo stesso tempo inclusione sociale. Digitale e innovazione anche per un nuovo modo di fruire la Cultura, attraverso la creazione di vero e proprio Distretto della Cultura nel centro storico di Perugia, dalla Rocca Paolina a piazza Matteotti, fino ai Giardini del Frontone e all’Orto Botanico, passando per Corso Cavour e Borgo XX Giugno, con molte delle più note eccellenze artistiche e architettoniche del capoluogo, che così avrebbero una caratterizzazione specifica e una fruibilità condivisa. A proposito di monumenti cittadini, tra gli interventi più significativi vi è anche quello riguardante la Rocca Paolina, finalizzato a farne un’area interamente dedicata all’accoglienza, ai servizi turistici innovativi e di promozione del territorio. Tra i progetti più interessanti vi è, senza dubbio, quello che vede i comuni di Perugia, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Corciano, Deruta, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Torgiano e Tuoro sul Trasimeno dotarsi di un sistema di sensoristica condivisa, basata su droni, per la raccolta dati e il monitoraggio del territorio (ad esempio per il traffico, il monitoraggio ambientale, la sicurezza e la protezione civile).

RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA - Il primo degli interventi previsti in questo ambito riguarda l’uso delle acque del Chiascio per far fronte alle emergenze idriche del Lago Trasimeno, con significativi risvolti non solo sul territorio e l’ambiente, ma anche sul turismo, l’economia e la salubrità dell’area. Di acqua in acqua, dal Trasimeno al Tevere, un ulteriore intervento prevede la valorizzazione del Parco fluviale, anche in questo caso con significativi risultati sia dal punto di vista ambientale, che anche economico, turistico e sociale. Si prevede, ad esempio, il recupero monumentale e funzionale delle antiche strutture lungo il fiume, come
il vecchio mulino di Pretola, con la ristrutturazione della quattrocentesca Torre civica e la realizzazione della centrale idroelettrica, per un rinnovato sfruttamento delle acque del Tevere stesso. Particolarmente significativo per il futuro della città l’intervento che prevede la realizzazione di 23 comunità energetiche, in collaborazione con le locali Proloco del Perugino, al fine di implementare sistemi energetico-ambientali sostenibili ed efficienti a beneficio delle comunità locali. Infine, la previsione del Catasto del Verde pubblico, quale strumento di informazione sul numero, la tipologia e la salute delle specie arboree in ambito urbano, preliminare a qualsiasi adeguata politica del Verde.

MOBILITÀ - Le tre grandi sfide che Perugia deve affrontare nel prossimo futuro riguardano, soprattutto, la definizione del tracciato definitivo del raddoppio della Orte Falconara nel tratto Foligno –Fossato di Vico, la riattivazione della linea FCU nella parte meridionale Ponte San Giovanni - Terni nonché la definizione della nuova flotta del materiale rotabile. Sul primo tema la posizione del Comune di Perugia è chiara: il raddoppio deve privilegiare un tracciato che possa coinvolgere l’unico aeroporto regionale dell’Umbria, che verrebbe quindi a trovarsi direttamente sulla direttrice verso la capitale, potendosi così candidare a diventare il terzo
aeroporto di Roma. Sul secondo tema la proposta è quella di specializzare almeno il tratto nord della linea ex FCU alla modalità tramviaria. Tra le altre azioni, il Comune di Perugia, assieme all’Unione dei comuni del Trasimeno, propone anche la realizzazione, in attuazione del vigente Piano di Bacino della Provincia di Perugia, della linea Metrobus Perugia - Tavernelle, per tutte le destinazioni del territorio regionale a sud del lago Trasimeno fino a Chiusi.

ISTRUZIONE - Per quanto riguarda l’Università degli Studi, la progettualità di Next Generation EU-Recovery Plan parte da una nuova visione dell’Ateneo e della sua interazione con la città, attraverso poli di specializzazione, individuabili e specifici. Accanto al Rettorato si avrà, dunque, il Polo Agraria - Veterinaria nell’area di Borgo XX Giugno/via Roma, il Polo Biotecnologico in via del Giochetto, il Polo Conca e il Polo Centro Storico, con la presenza delle facoltà umanistiche, quello di Medicina e Chirurgia nell’area dell’ospedale e, infine, il Polo scientifico/Politecnico nella zona di Santa Lucia e il Polo Sportivo/Ricreativo nella zona di via Tuderte. I progetti prevedono la valorizzazione e l’ammodernamento dei palazzi storici, ma anche la realizzazione di infrastrutture che
favoriscano la connessione tra i suddetti poli e le diverse aree della città, favorendone la fruizione da parte degli studenti. In una città che guarda al futuro non possono mancare progettualità per combattere la povertà educativa e lo sviluppo di metodologie pedagogiche al passo con i tempi e l’evoluzione della società sia nelle scuole comunali che nell’ambito di progetti più ampi, che coinvolgono diversi attori.

SOCIALE E SALUTE - Le azioni previste da Next Generation sono fortemente integrate con le politiche urbanistiche, culturali, dell’ambiente, e della salute, e prevedono
una forte collaborazione interistituzionale e un altrettanto importante coinvolgimento di attori sociali e realtà del Terzo Settore. Oltre al Progetto Pinqua, recentemente illustrato, Perugia Innova è l’intervento che si propone di favorire opportunità di lavoro attraverso la creazione di iniziative di micro-autoimprenditorialità, favorendo la condivisioni di servizi, spazi e tecnologie, nonché attraverso forme di sviluppo delle competenze e di reti. Sul piano della salute si prevedono, infine, interventi di teleassistenza e telemedicina, in collaborazione con il servizio socio-sanitario territoriale, al fine anche di poter pianificare interventi mirati soprattutto nei confronti dei soggetti più fragili della comunità cittadina.

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