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Dimissioni Marini, ecco chi gestirà e con quali poteri l'Umbria fino al voto

L'ultimo interrogativo: il 28 maggio in aula l'ultimo affondo della Marini contro partito e Zingaretti oppure semplice lettera formale di addio?

Da oggi al voto - si ipotizza ottobre-novembre - chi reggerà le sorti del Governo, seppur in ordinaria amministrazione, della Regione dopo le dimissioni ufficiali della Presidente Marini consegnate nelle mani di Donatelli Porzi e che saranno lette in aula - senza votazione e discussione - il prossimo 28 maggio? Lo scettro depotenziato - solo atti urgenti e delibere che se pubblicate in ritard possono arrecare danno a terzi o all'ente stesso, bilanci - passa nelle mani del vice-presidente ternano Fabio Paparelli che questa mattina gestirà la sua prima riunione di giunta e che in queste ore si è a lungo confrontato con gli uffici per ben capire il proprio ruolo nell'ambito dell'amministrazione ordinaria. L'ultimo nodo della vicenda è la presenza o meno della dimissionaria Presidente Marini in aula il 28 maggio: leggerà lei oppure la Porzi l'ultimo atto di questi nove anni di governp dell'Umbria con pieni poteri.                                                                                         

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