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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Dimissioni Marini, il giorno della verità: il voto in consiglio regionale, gli interventi

Il consiglio regionale inizia in ritardo nel giorno della verità. Sul tavolo le dimissioni di Catiuscia Marini da presidente della Regione Umbria

Poi tocca a Giacomo Leonelli, il consigliere del Pd che ha messo in crisi la maggioranza, preannunciando il suo nient al respingimento: “Non voterò il respingimento delle dimissioni della Presidente in mancanza di un fatto nuovo e conclamato oggi in Aula che renda politicamente non procrastinabile la chiusura della legislatura. Dobbiamo rispondere a due domande: qualcuno può avvalorare la tesi che non vi sia stato alcun comportamento di esponenti del Pd che non abbia assunto una logica clientelare nei concorsi pubblici lesiva della meritocrazia? C’è la certezza assoluta che anche solo una parte infinitesimale del consenso del Pd sia stato costruito con una logica clientelare nei concorsi? La risposta a queste domande è il crocevia ineludibile per questa vicenda. Prima viene l’autorevolezza delle istituzioni, che è connessa alla forza dell’istituzione stessa. Se chi la rappresenta ha la sensazione di essere nella situazione di non poter esercitare la propria funzione con autorevolezza fa bene a fare un passo indietro come ha fatto la presidente Marini. Lascia invece perplessi l’investitura di Aula e maggioranza di questa situazione. Anche perché le dimissioni non possono intendersi di natura strettamente politica. Per il Pd prima di tutto è necessaria una riconnessione emotiva con gli elettori e militanti che sono sconcertati da questa situazione, ma nessuno parla di giustizia a orologeria. Dobbiamo dare modo alla nostra comunità, oggi colpita e ferita, di essere orgogliosa del proprio partito. Per farla non basta chiedere scusa. Va ribadito con forza che per noi l’unico criterio possibile per la selezione nei concorsi deve essere il merito. Chi utilizza altri criteri fuori dal nostro perimetro etico e valoriale. Ringrazio la presidente Marini per questi quattro anni che hanno rappresentato una crescita importante per me e nei quali sono stati raggiunti risultati rilevanti che dobbiamo rivendicare. Non ci piegheremo alla logica dell’opposizione che rappresenta l’Umbria come una landa desolata da conquistare. L’Umbria non merita questa rappresentazione. Se gli umbri sono orgoglioso della propria terra qualche merito va anche alla maggioranza di sinistra che l’ha sempre governata”. 

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