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Terremoto in Giunta comunale: si dimette l'assessore Francesco Calabrese

Si è dimesso l'assessore Calabrese, uno dei pochi esponenti politici e di centrodestra della Giunta, dopo il rinvio di una pratica che aveva curato in prima persona. Dissidi con il sindaco sull'uscita dalla società pubblico-privata Centralcom

Primo vero e proprio terremoto all'interno della nuova Giunta del sindaco Andrea Romizi. Si è dimesso a sorpresa l'assessore Francesco Calabrese - ex consigliere comunale di lungo corso e noto avvocato perugino - che non ha gradito la decisione di rinviare - per lui una bocciatura - la pratica per il recesso dalla partecipazione nella società Centralcom; una operazione che avrebbe fatto risparmiare diverse risorse e avrebbe spinto il comune a gestire in proprio la rete telematica, del cablaggio e della fibra ottica per la città.

Il rinvio - dopo anche la dura presa di posizione della Regione - era stato comunicato dal primo cittadino nel corso del consiglio comunale. "Preso atto che è stato fermato l'unico progetto che, sin dall'inizio, aveva motivato un rinnovato diretto impegno al servizio della mia città, domattina presenterò due righe certamente affettuose per comunicare che anche io mi fermo qui". 

L'assessore era l'autore di uno dei punti più qualificati  del programma di rinnovamento della Giunta Romizi, ovvero: “Benvenuti nella Perugia ultradigitale”, con cui la nuova Amministrazione si è posta quale prioritario obiettivo una marcata rinnovata progettualità sul versante della digitalizzazione della città di Perugia. Il nuovo corso sarebbe stato presentato al massimo a febbraio 2015 con tanto di incontro pubblico aperto a tutti i cittadini.

L'assessore Francesco Calabrese aveva riferito in commissione - tra i motivi del recesso da Centralcom che sarebbe confluita in Umbria Digitale - che il progetto di sintesi voluto dalla Regione è di per sè apprezzabile; tuttavia lo stesso ad un certo punto si è posto in potenziale conflitto con il progetto del Comune. Ciò perchè da socio minoritario (5%) di una società consortile, il Comune dovrebbe operare in seno ad un organismo che appare strumento incompatibile con quanto l’Amministrazione intende fare. “Saremmo obbligati, in sostanza, a passare necessariamente in Umbria Digitale, soggetto che sta procedendo in una direzione diversa da quella che vorremmo intraprendere noi; peraltro in tale contesto sarebbe estremamente difficile ipotizzare di convincere il restante 95% dei soci sui nostri intendimenti, scatenando inevitabili campanilismi”. Insomma una scelta tecnica e non politica. Rimessa ora in discussione dallo stesso sindaco che ha rinviato la pratica che doveva essere approvata dal consiglio comunale proprio oggi pomeriggio. 

Calabrese ha lasciato il consiglio comunale dopo l'annuncio del sindaco sul rinvio e avrebbe detto e scritto che "non è più accettabile anche il modo". Nel suo sms rivolto ai responsabili alcune redazioni (tra cui Perugiatoday.it) invita tutti per ulteriori spiegazioni direttamente nel suo studio domani - 2 dicembre - alle 15: "Non è una conferenza stampa ma un semplice caffè per spiegare le mie motivazioni".

La pressione della Regione - nota ufficiale dell'assessore Paparelli - aveva fatto breccia su certi consiglieri di Forza Italia e anche su esponenti della Giunta timorosi di vertenze e di possibili risarcimenti personali (per il voto favorevole sulla recessione dalla società) imposti eventualmente dalla Corte dei Conti. Il sindaco Romizi comunque non ha bocciato l'uscita ma ha solo chiesto tempo per rileggere meglio il provvedimento e capirne gli effetti. 

L'INTERVENTO DEL PRIMO CITTADINO - Il Sindaco durante il Consiglio Comunale - a dimissioni di Calabrese arrivate -, ha voluto, innanzitutto, stigmatizzare le dichiarazioni,  rilasciate in questi giorni dall’Assessore Regionale Paparelli sulla vicenda, definendole “scomposte” ed assolutamente fuori luogo. Romizi ha motivato, poi, la richiesta di rinvio della pratica in considerazione dell’apertura di una interlocuzione con la Regione onde verificare la compatibilità tra i due progetti (quello regionale e quello comunale) in campo.

(aggiornamento nel corso della giornata)

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