rotate-mobile
Politica

Dimissioni Barberini, la Marini: "Il nostro è vero cambiamento: non a parole... come il vostro"

Non ci sta la Presidente Castiuscia Marini a passare per "collezionista di poltrone" o peggio ancora per "lottizzatrice". Ecco tutte le contromosse della Governatrice

"Tutti i membri della Giunta si sono voluti ispirare esclusivamente a criteri di merito e competenza dei nuovi direttori e anche di un rinnovamento basato sulle loro capacità professionali e tecniche": non ci sta la Presidente Castiuscia Marini a passare per "collezionista di poltrone" o peggio ancora per "lottizzatrice" sia della sanità che dei vertici amministrativi della Regione dell'Umbria.

Respinge le accuse al mittente: ovvero l'ex assessore Luca Barberini e gli altri 4 consiglieri regionali di area bocciana. "Nei prossimi giorni – annuncia la presidente - ci sarà da parte mia, anche  pubblicamente, un’occasione per rendere noto a tutti le modalità  e i criteri adottati dalla Giunta regionale per far sì che il rinnovamento ai vertici del servizio sanitario regionale non fosse solo evocato a parole, ma praticato nei fatti”.

Ribalta dunque il discorso: lei innovatrice dato che ha cambiato tutti e quattro i super-manager della sanità umbra e ribadisce allo stesso tempo la validità della promozione, sempre a capo della sanità ma come direttore generale della Regione, di Walter Orlandi, uomo definito esperto del settore.

La Marini fa capire che i bocciani sono arrabbiati perchè pretendevano uomini di propria fiducia ai vertici senza badare tanto a i curricula o alle esperienze maturate in campo amministrativo. “Sono dispiaciuta e rammaricata - ha concluso la Marini - della decisione di Luca Barberini di lasciare l’incarico di assessore alla sanità.  Ritengo tuttavia che la ricostruzione fatta da Luca Barberini, aldilà della lettera di dimissioni, sulla modalità dei criteri adottati per la definizione degli incarichi dei direttori generali delle Aziende ospedaliere e sanitarie non corrisponda alla verità del confronto di merito che si è tenuto all’interno della Giunta regionale nella sua collegialità”.

Non manca nella nota della Presidente anche un velato pensiero al sottosegretario Gianpiero Bocci, leader del gruppo dei 5 consiglieri anti-nomine della Giunta. "Abbiamo salvaguardato l'autonomia della Giunta da ogni pressione e ingerenza esterna...". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dimissioni Barberini, la Marini: "Il nostro è vero cambiamento: non a parole... come il vostro"

PerugiaToday è in caricamento