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Degrado e sicurezza nei quartieri, la prima mossa è rivedere la legge sul commercio: stop a bazar e ritrovi equivoci

La proposta della consigliera Fioroni: "Il rilascio di licenze deve essere armonizzato con motivi di interesse comune in cui rientrano la tutela della salute pubblica e dell’ambiente, sicurezza, il contrasto al degrado urbano"

Il libero commercio non può significare dire mancanza di sicurezza per i cittadini e degrado nei quartieri. Per questo è necessario "consentire alle amministrazioni comunali di contemperare il libero commercio con motivi imperativi di interesse generale quali le ragioni di salute pubblica, la tutela dei consumatori e la protezione dell'ambiente urbano per garantire l’autonomia territoriale nella definizione dell’assetto di regolamentazione nel commercio" afferma Paola Fioroni, consigliera regionale della Lega e vice presidente dell'assemble legislativa presentato una proposta di modifica della legge regionale sul commercio.

"Il tema del degrado urbano e della sicurezza riveste un ruolo fondamentale nell’ambito delle politiche pubbliche e nell’agenda politica della Lega e rientra tra le priorità relative al governo della Regione e di una città. Alla luce delle problematiche sociali esistenti è fondamentale utilizzare ogni strumento legislativo per contrastare il degrado urbano e garantire il decoro e la sicurezza urbana - dice ancora Paola Fioroni - Per questo la proposta di legge si propone di inserire disposizioni più puntuali ed incisive nella normativa vigente a livello regionale, in ordine all’attuazione di quanto prevede in materia di commercio dalla Direttiva Bolkestein".

Secondo tale direttiva le attività economiche devono essere improntate alla liberalizzazione, ma senza dimenticare che esistono principi e valori di rango pari o supriori: la tutela della salute e dell’ambiente, la lotta al degrado urbano, la tutela dell’ordine pubblico, la salvaguardia dei beni culturali e paesaggistici.

"Il progetto di legge regionale che ho depositato, firmato da tutto il gruppo consiliare regionale della Lega - prosegue Paola Fioroni - è il frutto di un percorso condiviso con il capogruppo Stefano Pastorelli, con l'assessore alla sicurezza del Comune di Perugia Luca Merli e con il capogruppo al Comune di Perugia Lorenzo Mattioni. Un progetto che intende far rispettare principi ed interessi costituzionalmente qualificati e concretamente meritevoli di tutela introducendo nella legge regionale del Commercio il principio per cui la libertà di esercizio dell’attività economica deve essere necessariamente armonizzata con motivi di interesse pubblico in cui rientrano la tutela della salute pubblica e dell’ambiente, sicurezza, il contrasto al degrado urbano. L'obiettivo – conclude - è di preservare in tal modo il patrimonio culturale del territorio, l’ordine pubblico e la quiete pubblica in favore dei nostri cittadini".

Una proposta di legge che si allinea con le ordinanze anti degrado e anti alcol che il Comune di Perugia ha emesso per la zona di Fontivegge e del Bellocchio, vietando la vendita di alcolici in bottiglia o lattina e prevedendo controlli e sanzioni per chi bivacca in quelle zone. Oppure come le ordinanze anti prostituzione con le quali si sanzionano i clienti che si intrattengono con le prostitute a bordo strada.

"Una legge importante per il Comune di Perugia soprattutto in materia di sicurezza e di ordine pubblico perché consentirà di applicare nuovi regolamenti proprio nelle zone critiche della città, come Fontivegge e centro storico" hanno commentato l'assessore comunale Luca Merli con delega alla sicurezza e del capogruppo Lorenzo Mattioni.

"Questa proposta – proseguono Merli e Mattioni - consente di modificare l’attuale strumento normativo vigente nella Regione Umbria in materia di commercio. La norma finalmente consentirà all’amministrazione comunale di applicare regolamenti più restrittivi in relazione ad esigenze di ordine pubblico, di sicurezza, di salute e di tutela del patrimonio artistico e culturale della città".

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