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Crolla ponte a Genova, viadotti e strade sorvegliati speciali anche in Umbria: "Controlli, subito"

Mozioni urgenti e interrogazioni in Regione. Squarta (Fdi), Movimento 5Stelle e anche Ricci

Anche la politica dell'Umbria si muove dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. E la richiesta è: più controlli, subito, sulle infrastrutture dell'Umbria. Viadotti, ponti e strade, a cominciare dalla E45. La paura è che la tragedia possa ripertersi. E l'Anas è chiamata in causa da più parti. 

Comincia il portavoce del centrodestra in consiglio regionale, Marco Squarta: “Acquisire la documentazione ufficiale sullo stato di salute delle infrastrutture stradali presenti in Umbria ed in particolare di quelle di competenza Anas”. Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia annuncia la presentazione di una mozione urgente.

Nell'atto si sottolinea che “anche l’Umbria è attraversata da arterie ormai vetuste e bisognose di continui monitoraggi e opere manutentive”, e che “le principali infrastrutture sono gestite da Anas, per un totale di oltre 600 km di viabilità”.  E ancora: “I cittadini vogliono certezze riguardo la sicurezza delle nostre strade. Occorre, non solo monitorare la stabilità strutturale delle infrastrutture, ma anche intervenire drasticamente laddove potrebbero emergere criticità in grado di rappresentare un pericolo, anche minimo.  La sicurezza stradale deve essere una priorità, affinché non debba mai più accadere una catastrofe come quella di Genova” - conclude il portavoce del centrodestra.

Il Movimento 5Stelle, invece, sceglie l'interrogazione alla giunta regionale. Nel rimarcare come “il tragico crollo del ‘Ponte Morandi’ di Genova, lo scorso 14 agosto, costato la vita a decine di persone, ha sollevato paura anche in Umbria”, i consiglieri regionali M5S Liberati e Carbonari chiedono di sapere, nello specifico, se “tutti i ponti e cavalcavia gestiti da Anas in Umbria siano stati sottoposti a collaudo e se Anas possegga ogni relativo certificato post prove di carico/tensione ex lege; se tutti i ponti e cavalcavia gestiti da Anas siano stati sottoposti a regolare manutenzione nel corso del tempo, evitando la corrosione profonda dei ferri; se i controlli effettuati nel corso degli ultimi cinque anni escludano al 100 per cento la corrosione interna del ferro nel calcestruzzo di ponti e cavalcavia, con ovvie implicazioni statiche; quanti ponti e cavalcavia in calcestruzzo abbiano raggiunto in Umbria la vita mediamente utile di 50 anni ('ponti scaduti'), informando di quanti, dove e quando se ne preveda la totale sostituzione, con strutture nuove in cemento o acciaio”. 

E anche l'ex sfidante della governatrice Marini, Claudio Ricci, sceglie l'interrogazione alla giunta regionale per chiedere conto della "Situazione, per i dati ad oggi disponibili, di conservazione e i programmi di manutenzione delle opere edili trasportistiche principali ‘in elevazione’ in Umbria". In più, Ricci chiede "Attivazione di un servizio informativo di monitoraggio sullo stato di conservazione e i programmi di manutenzione delle opere, edili trasportistiche, principali in elevazione come attività gestionale amministrativa della Protezione Civile in ambito regionale”. 

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