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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Elezioni, la vendetta dei Socialisti (quelli con i voti): "Incapacità e autoreferenzialità i mali del Pd. Ora trattiamo"

I socialisti chiedono di cambiare tutto nel centrosinistra: in caso contrario non è scontata l'alleanza per comunali e regionali...

Lo avevano detto, indignati e scuri in volto, che sarebbe finita male, magari non malissimo come è andata in realtà a finire. I socialisti, quelli veri in Umbria, non contano l'0,5 della lista ammucchiata Insieme - la preferita da Prodi.... e questo dice molto sull'attualità della lista - ma in Umbria hanno un consenso intorno al 4 per cento. Comune dimostrano anche le ultime regionali. Ma soprattutto i socialisti umbri sono ben radicati nel perugino, tuderte, marscianese, altotevere ed eugubino-gualdese. E, ora si può dire, non hanno remato a fovore del Pd, per Leonelli soprattutto, dopo essere stati esclusi dall'uninominale - candidato Silvano Rometti - per via di veti locali saliti fino allsa Corte di Renzi.

Il segretario regionale del Psi Cesare Carini ha analizzato il voto sparando a zero: “La netta sconfitta del PD in Umbria ed in Italia, e con essa di quello che rimaneo di unire le varie anime del centrosinistra è il risultato di una linea politica troppo autoreferenziale e poco in sintonia con le reali esigenze dei territori e dei cittadini. Va prima di tutto cambiato l’atteggiamento e l’approccio ai problemi e il rapporto con i cittadini e con quell’elettorato di riferimento costituto dalle classi più deboli, dal ceto medio, dagli operai e dai giovani, che da sempre costituiva il bacino elettorale delle forze di centrosinistra”.

Poi, ci sono stati errori nella scelta delle candidature - ha ribadito Carini - che evidentemente non sono state percepite dagli elettori come rappresentative dell’intera area riformista. Il risultato è purtroppo sotto gli occhi di tutti. Se a questo si aggiunge il trend nazionale che ha sicuramente trascinato anche in Umbria i candidati del Centrodestra, la sconfitta è servita! Del resto, in questi anni i gravi segnali di arretramento del centrosinistra in Umbria sono stati molteplici, a partire dalle sconfitte alle amministrative di Perugia, Spoleto, Amelia e Todi".

I socialisti si augurano che da questa ennesima sconfitta si possa ripartire, iniziando a ricomporre un’area riformista che torni a parlare di politica, di proposte, ad affrontare le problematiche reali dei cittadini, uscendo dai palazzi per tornare nei territori, riscoprendo la capacità di ascoltare la gente e offrire loro sostegno e comprensione. “Su queste basi i socialisti umbri sono pronti a sedersi intorno ad un tavolo con le altre forze del centro sinistra, rivendicando la dignità politica di ognuno, senza velleità egemoniche da parte di nessuna componente”.

"Se invece continuerà ad esserci - ha concluso la segreteria regionale del Psi - chi tenterà di sminuire la gravità di questa sconfitta, autoassolvendosi dalle proprie responsabilità per attribuirle ad altri, riproponendo la pericolosa velleità maggioritaria, ne prenderemo atto. Certamente i socialisti non staranno a guardare ma continueranno a lavorare per offrire ai cittadini umbri una proposta politica seria, in grado di affrontare le questioni più sentite dalle persone: lavoro, sicurezza, ambiente, salute. E lo faremo in modo aperto ed inclusivo con tutti coloro che vorranno condividere con noi questa impostazione".

Occhio che ci sono altre amministrative e le Regionali 2020. Senza un centrosinistra credibile, con alleati di peso ok, anche le ultime rocche-forti rosse dell'Umbria. A quel punto la rivoluzione sarebbe compiuta. I socialisti sono disposti a restare ma a nuova condizioni poitiche.  In caso contrario: corsa in solitaria o un centrosinistra con i delusi dal Pd.                                                       

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