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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Crisi Tesei, Fratelli d'Italia ammette gestione insufficiente e lancia 10 punti di governo salva-Umbria (e salva-Giunta)

Stavolta la lettera di critica politica è stata firmata da tutti i pezzi da novanta dei meloniani. Vaccini in tempi rapidi, assunzioni in Sanità e ristori nella risoluzione che verrà presentata domani in Consiglio

Cosi non va proprio. O si cambia con una visione politica e un programma vero o si manda sia l'Umbria - cosa più grave - che la coalizione di centrodestra più civici in frantumi. Fratelli d'Italia, la seconda gamba del Governo Tesei, ma che non ha nessun assessore in giunta - da qui lo strappo antico con la Meloni da parte della Tesei - fa sul serio. Se la prima lettera di cambio di passo era stata firmata dal segretario regionale Zaffini, la seconda porta la firma anche dei due esponenti del consiglio regionale Marco Squarta ed Eleonora Pace e del deputato perugino Emanuele Prisco che è considerato tra i 5 uomini della destra più ascoltati dalla Meloni tanto da affidargli anche il coordinamento vincente delle elezioni marchigiane.

Una lettera che non può essere ignorato e che deve aprire un dibattito vero nel centrodestra e soprattutto tra lo staff della Presidente Tesei. Il malumore che si respira nei social è d'allarme rosso per la Giunta. Da qui i 12 punti di Fratelli d'Italia che ha presentato ufficialmente alla coalizione e al consiglio regionale per arginare la pandemia e cambiare marcia, ritmo e più in là anche uomini con un rimpasto di giunta e dirigenziale - con più umbri e meno veneti.... secondo le indiscrezioni della destra umbra -. 

Scrivono il segretario regionale di Fratelli d’Italia, senatore Franco Zaffini, il deputato Emanuele Prisco e i consiglieri regionali Marco Squarta ed Eleonora Pace, annunciano che sarà depositata una risoluzione a firma dei due consiglieri regionali di FDI da porre al voto dell’Assemblea legislativa domani, a seguito delle comunicazioni della Presidente Donatella Tesei: "Tenuto conto della grave situazione provocata dall’emergenza Covid, sia dal punto di vista sanitario che da quello economico, un cambio di passo, non solo a parole,  in Umbria non è più differibile. Il coronavirus non può più essere un alibi ma, anzi, l’impegno di tutti dovrà essere raddoppiato poiché i risultati fino a questo momento si sono dimostrati ampiamente insufficienti".

Il voto è impietoso sulla gestione della pandemia e della sanità umbra: "ampiamente insufficiente". Fratelli d'Italia minaccia anche la rottura se si continuerà con questo ritmo da naufragio politico - "il nostro proverbiale senso di responsabilità non dovrà mai essere scambiato per accondiscendenza..." ma ancora si spera di recuperare e ribaltare il risultato dando un reale cambiamento agli umbri "Noi continueremo ad essere parte integrante della maggioranza che governa l’Umbria ma non subalterni, tanto che torniamo a sottoporre alla Presidente, e agli alleati, le nostre proposte concrete e, in questo caso, indifferibili". Il centrodestra in Umbria è ad un bivio: o torna a ragionare unito con progetto vero oppure si rischia il tutti a casa. 

Ecco i dieci punti di cui la Giunta dovrà farsi carico e che saranno votati in consiglio regionale domani. E ci sarà anche il voto di una parte dell'opposizione che da tempo ha chiesto le medesime modifiche alla strategia anti-pandemia. 

1. una campagna di comunicazione per informare i cittadini circa le procedure previste per la vaccinazione, che riguardi in particolare tempi e modalità di prenotazione, luoghi di somministrazione e figure cui rivolgersi per le informazioni;

2. pronto incremento delle dosi di vaccino, da reclamare al Governo, stante la maggiore emergenza rispetto ad altre regioni;

3. somministrazione vaccino prioritaria a farmacisti, medici liberi professionisti e odontoiatri e loro assistenti;

4. procedure per la prenotazione e l’acquisto autonomo del vaccino Sputnik V in corso di validazione da Ema e AIFA;

5. nuove e più efficaci regole comuni per gli ospedali in merito agli accessi alle strutture e ai protocolli di sicurezza;

6. specifico mandato ai DG di riorganizzazione le prestazioni anche decentrando negli ospedali territoriali le attività di medio-bassa specialità, preservando così le Aziende ospedaliere;

7. immediata assunzione di personale medico (in particolare anestesisti e rianimatori), infermieristico e tecnico da indirizzare sia agli Ospedali che ai Dipartimenti di prevenzione delle Aziende territoriali (ad esempio per riattivare il tracciamento COVID);

8. chiedere al Governo, di concerto con la Conferenza delle Regioni,  ulteriori ristori, immediati ed efficaci, per sostenere le attività economiche, comprese quelle non direttamente coinvolte dalle chiusure;

9. liquidare il bonus Covid agli specializzandi impegnati nelle strutture ospedaliere regionali;

10. stanziare ulteriori risorse per rifinanziare misure autonome regionali di ristoro e realizzarne di nuove per privati e famiglie costrette a cambiare stili di vita con i lockdown e le scuole chiuse prevedendo da subito, ad esempio,  un bonus baby sitter.

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