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Crisi Regione, Ricci teorizza la spallata: "Presto al voto, ora grande manifestazione salva-Umbria"

Per l'ex candidato presidente del centrodestra più civici la giunta Marini cadrà dopo le accuse di ricatto e le contro-accuse di "vecchia politica" sparate rispettivamente dalla Presidente e dal gruppo dei 5 del Pd vicini al sottosegretario Gianpiero Bocci

Il centrodestra, non proprio in forma soprattutto a livello nazionale, incomincia a crederci. Magari non subito. Magari non quest'anno, ma la giunta Marini cadrà dopo le accuse di ricatto e le contro-accuse di "vecchia politica" sparate rispettivamente dalla Presidente e dal gruppo dei 5 del Pd vicini al sottosegretario Gianpiero Bocci. La parola d'ordine, dopo lo sfiorato colpaccio alle scorse elezioni regionali, è prepararsi e trovare ampie coalizioni alle comunali 2016 (Assisi e Città di Castello).

Il portavoce in Consiglio Regionale, Claudio Ricci, è stato chiaro nel suo messaggio agli elettori sui social:"Prepariamoci alle nuove elezioni regionali. Ormai è tempo di cambiamento e se ne sono accorti tutti dopo la crisi tutta interna al Pd. In serata abbiamo ascoltato le parole del presidente della Regione e soprattutto quel termine "ricatto" (intercorso fra il presidente e l'ex assessore alla sanità) che, riteniamo, ponga fine a questa legislatura dopo che in mattinata avevano aleggiato le parole "arroganza" e "spartizione".

Tempo di cambiamento ma secondo Ricci l'agonia sarà comunque non breve: "Credo che i cittadini dell'Umbria (anche se ancora questa legislatura si "trascinerà", non sappiano per quanto, in modo "solo strumentale") abbiano ben capito che ormai non rimane che "riconsegnare la parola agli elettori",che già nel maggio 2015 avevano quasi determinato il cambiamento ... con i dubbi su quella notte ... e una legge elettorale che assegna la maggioranza dei seggi, ben 13 su 21, ad una minoranza del 42.5%!".

Dunque Claudio Ricci, sentita la coalizione e i civici, invita tutti a preparasi alle elezioni per "cambiare politica, persone e metodi". "Riteniamo che nelle prossime giornate occorrerà creare una grande iniziativa in Umbria contro questo sistema che ha fatto implodete la Regione e le prospettive di sviluppo socio economiche e culturali: il PIL regionale non cresce e ci sono 30.000 famiglia povere in Umbria che aspettano sostegno. Tocca ora a Noi dare risposte e cambiamento"
 

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