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Gubbio, crisi Giunta comunale: l'Idv esce dalla maggioranza

La notizia era sulla bocca di tutti. Oggi la conferma in una conferenza stampa perugina per cercare di far fare un passo indietro anche a Sel e Prc. I 5 punti dell'Idv contro il sindaco Guerrini

L'Idv sbatte la porta ed esce, per il momento, dalla maggioranza di centrosinistra del sindaco di Gubbio, Diego Guerrini. Dopo i rumors dei giorni scorsi è arrivata direttamente dai vertici regionali e locali del partito - Andrea Angeloni  coordinatore cittadino - la conferma del "fine rapporto" dell'Italia dei Valori con la maggioranza.

L'indice è puntano esclusivamente verso il sindaco Guerrini colpevole, secondo la pattugli eugubina dell'Idv, di non aver tenuto conto per oltre un anno dei suggerimenti e programmi dei dipietristi, colpevole di un bilancio con voci di entrare discutibili o inesistenti, di uno staff personale degno della Prima Repubblica invece che di sobrietà come imposto dalla crisi internazionale e di una ambigua politica sul nodo cruciale dei rifiuti.

Ad avallare l'uscita dei vertici eugubini ci sono anche il segretario regionale Paolo Brutti e il segretario provinciale Alfredo Andreani consapevoli che il caso Gubbio, comunque vada, non mette indiscussione l'accordo umbro del centrosinistra. E' una piazza a sé anche perchè il sindaco Guerrini è un sostenitore di Renzi  a fronte di maggioranza regionale Pd in mano a Bersani, dopo anche l'accordo trovato con i popolari umbri.
 
Questi i punti contestati nello specifico al sindaco Guerrini:
 
1) aver ridotto il giro della raccolta differenziata e allo stesso tempo non essere stato chiaro sull'ipotesi di bruciare nei cementifici eugubini parte dei rifiuti non differenziati della provincia di Perugia data la difficoltà di creare nel capoluogo umbro un termovalorizzatore;
 
2)aver alimentato i presunti costi di casta politica: staff del sindaco con 3 persone assunte esterne, la consulenza pesante di un ex dirigente in pensione della Provincia nonchè ex consigliere comunale degli ex Ds. Nomine in ambito culturale alla società Gubbio Cultura e Multiservizi;
 
3) mancata concertazione sulle linee di governo sia con l'Idv che con l'assessore comunale Menichetti.
 
4)Il tentativo di cambiare maggioranza per avallare decisioni future non presenti nel programma elettorale: due ex Pdl pronti al salto della quaglia per entrare in casa Partito Socialista e sostenere la maggioranza. 
 
5) bilancio errato: introduzione dell’IMU, aumento dell’addizionale Irpef, della Tarsu, della Cosap, mentre le spese, soprattutto quelle superflue, non vengono tagliate, correndo così il forte rischio di compromettere negativamente il funzionamento degli attuali servizi erogati alla comunità.
 
Ma la conferenza stampa di rottura della maggioranza a Gubbio si è svolta a Perugia anche per creare un effetto domino: far uscire dalla maggioranza Guerrini anche Sel e Federazione della Sinistra, dopo già la fuga di una parte dei comunisti fedeli all'ex sindaco inquisito Orfeo Goracci. Il tutto per commissariare la città magari per via dell'approvazione del bilancio 2012. Ma, tra le righe, della protesta c'è anche una speranza: l'intervento del Pd regionale per far tornare sui suoi passi il sindacco permetterebbe di risanare la maggioranza. Azione difficile. 

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