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Domenica, 24 Settembre 2023
Politica

Coronavirus, test e tracciabilità sanitaria per chi arriva o torna in Umbria dai Paesi a rischio

Pronta l'ordinanza umbra, ma il Ministro ha chiesto tempo per un provvedimento comune per tutto il Paese. Coletto fa il punto sui nuovi contagi: "Erano tutti monitorati e già in quarantena"

Test rapido e tracciabilità sanitaria: la decisione è presa anche dalla Regione dell'Umbria per combattere una seconda ondata di contagi da Coronavirus dopo il ritorno dalle vacanze da Paesi considerati a rischio. L'assessore Coletto ha annunciato che l'ordinanza è pronta ma non è stata firmata esclusivamente perchè il Ministro Speranza ha chiesto, questa mattina, alle Regione di concertare un provvedimento nazionale uguale per tutti. 

“Nell’ attesa di una direttiva nazionale che, si spera arrivi a breve, la Regione Umbria ha già predisposto una propria ordinanza finalizzata a monitorare gli arrivi in Umbria di soggetti provenienti dalle nazioni più interessate dal covid-19 e che comunque, pur non  limitando gli ingressi, li renda tracciabili, così da circoscrivere eventuali cluster con interventi rapidi e mirati. A livello regionale, vista la crescita del numero delle persone positive al Covid riteniamo che sia necessario rafforzare l’attenzione sugli arrivi dai paesi che in questo momento sono a rischio, imponendo delle regole ferme". 

I nuovi casi di positività riscontrati, secondo la tak-force sanitaria, hanno avuto origine fuori dall’Italia e per via di questo dato diventa indispensabile mettere in campo interventi mirati per isolare tempestivamente i soggetti positivi - soprattutto gli asintomatici - che arrivano in Umbria. "i nuovi casi positivi al covid sono legati a cluster già individuati e che quindi questi soggetti erano  in isolamento e sotto monitoraggio dei servizi sanitari - ha continuato l'assessore - Ora vogliamo fare un passo in avanti e per prevenire la formazione di nuovi cluster o focolai, la Regione Umbria, in attesa di un provvedimento nazionale ha già messo a punto un programma dettagliato, per controllare in modo capillare gli arrivi da alcuni paesi europei, da attuare a vari livelli con il coinvolgimento di più professionalità e che ci permetterà attraverso test e tamponi di arrivare a conoscere, dal momento dell’arrivo in regione, la situazione clinica rispetto alla positività al covid  dei nuovi ingressi”. 

“Tutto questo lavoro però, - ha concluso Coletto - non può prescindere dalla collaborazione dei cittadini, ai quali continuiamo a chiedere di informare i servizi sanitari qualora ospitassero soggetti arrivati da fuori regione. Le informazioni saranno utilizzate solo per il monitoraggio a scopo sanitario e per garantire anche la incolumità delle famiglie ospitanti, in particolare se al loro interno ci sono soggetti fragili o anziani. Inoltre, si raccomanda di osservare la regola del distanziamento e di utilizzare sempre la mascherina nei luoghi chiusi e anche all’aperto se non si può garantire la distanza”.

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