Coronavirus, parte dall'Umbria la richiesta dei ristori automatici per le attività chiuse
La proposta di Marco Squarta che entra nel Comitato di coordinamento della Conferenza 2021-2023 dei consigli regionali
Il presidente dell'Assemblea legistlativa dell'Umbria entra nel Comitato di coordinamento della Conferenza 2021-2023 dei consigli regionali e nello stesso giorno trasmette a Draghi la richiesta dell’Umbria: "Ristori automatici alle attività chiuse per il Covid".
La proposta di Marco Squarta che reclama "ristori certi ed immediati per fronteggiare le chiusure delle attività economiche durante l’emergenza Covid" è stata fatta propria da un documento ufficiale dei parlamenti regionali che sollecitano al governo "un’attenzione particolare ai ristori delle attività economiche nelle zone arancioni" e si impegnano allo stesso tempo a garantire "un’azione congiunta comune a quella dei presidenti delle Regioni nell’affrontare la situazione epidemiologica ed economica".
L’obiettivo di Squarta, che con l’elezione avvenuta a Roma sarà membro del Comitato di coordinamento della Conferenza per il triennio 2021-2023, è quello di far prevedere un meccanismo automatico di risarcimento alle attività commerciali e alle imprese nel caso in cui le chiusure vengono imposte da restrizioni a livello nazionale, mediante Dpcm, ma anche a regionale mediante ordinanze dei presidenti. In altre parole contributi agli imprenditori, a prescindere dall’autorità che adotta materialmente i provvedimenti.