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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Covid e campanilismi, l'appello del Presidente Squarta: "Oggi non esistono perugini, ternani o spoletini: esistono solo gli umbri"

Cresce il vento dell'unità e della solidarietà dopo un rigurgito di campanilismi sulla riorganizzazione degli ospedali per ospitare i malati di covid di casa nostra. Il duro appello di Squarta: "Certi atteggiamenti sono inaccettabili"

Si fa sempre più forte il vento dell'unità dell'Umbria per battere la crisi da coronavirus, dopo i ricorsi al Tar e le dure critiche sui social e in sede istituzionale portate avanti soprattutto dal sindaco di Spoleto fortemente contrario alla riorganizzazione in ospedale covid - ma saranno garantiti alcuni importanti servizi extra-virus - della città dei Due Mondi. Spoleto che si aggiunge, come struttura sanitaria, a Perugia, Terni, Città di Castello e Pantalla che da settimane stanno tirando la carretta per tutta la Regione. 

Cresce un vento dell'unità - anche sindacati e centrosinistra hanno chiesto di collaborare e di dialogare con la Giunta regionale - per spazzare via egoismi e campanilismi che rischiano di dividere nel momento peggiore della storia dell'Umbria dal dopo-guerra. Ma un ruolo importante, per evitare tutto questo, lo devono avere e rispettare soprattutto chi ricopre un incarico istituzionale. Il presidente del consiglio regionale, Marco Squarta, ha voluto rimarcarlo lanciando un nuovo appello ai cittadini ma soprattutto a chi ha l'onore e l'onere di rappresentarli. 

squarta-1-3"Oggi abbiamo il record di contagi in Umbria, quasi 700. E' la dimostrazione di quanto la situazione sia molto critica. Per questo torno a fare un appello rivolto a chi riveste incarici pubblici e istituzionali. Quello che stiamo vivendo in questi giorni, dove alcuni sindaci, alcuni territori, protestano perchè non vogliono ospitare nei propri nosocomi i malati covid. Tutto questo è semplicemente inaccettabile".

"Premesso che tutte le zone dell'Umbria devono avere un'assistenza sanitaria adeguata che non riguardi solo il covid, perchè non ci si ammala solo di questo virus, oggi però dobbiamo farci entrare in testa che non esistono i perugini, i ternani, i folignati, gli spoletini, i tifernati... oggi esistono gli umbri, e la parola che deve dominare nelle istituzioni è solidarietà. Noi tutti insieme dobbiamo dare una mano, a secondo delle proprie possibilità, per sconfiggere questa pandemia. Che non riguarda solo l'Umbria, ma il Paese, l'Europa"

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