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Perugia, trasporto pubblico: rimborso dell'abbonamento non goduto per studenti e non solo

Approvato in Comune l'ordine del giorno della consigliera Casaioli: i voucher o un prolungamento dell'abbonamento tra le soluzioni ipotizzate per chi non ha usufruito del servizio durante l'emergenza coronavirus

Gli studenti, gli universitari e più in generale tutti coloro che non hanno usufruito del servizio a causa dell’emergenza coronavirus potranno avere il rimborso degli abbonamenti al trasporto pubblico. È stato infatti approvato con 14 voti a favore in consiglio comunale l'ordine del giorno presentato da Cristiana Casaioli.

L'OBIETTIVO - "Il perdurare dell’emergenza con conseguenti azioni da assumere nelle fasi 2 e 3 impone un’attenzione particolare a quelle categorie di persone più fragili ed esposte ad una riduzione consistente del reddito familiare - ha detto la consigliera di 'Progetto Perugia Romizi Sindaco' -. Ciò coinvolgendo necessariamente tutti i livelli politici ed amministrativi. Come noto dal 5 marzo e fino alla fine dell’anno scolastico è stata disposta dal Governo la sospensione in tutta Italia delle attività didattiche negli istituti scolastici e nelle università. Questa situazione ha risvolti importanti anche per ciò che riguarda il trasporto pubblico locale, notevolmente ridotto nella fase dell’emergenza sanitaria". Essendo necessario procedere con attività a sostegno delle famiglie, fortemente penalizzate dall’emergenza sanitaria, Casaioli nel dispositivo propone di impegnare l’amministrazione "ad interloquire con Busitalia e Minimetrò per individuare modalità attraverso cui le famiglie possano recuperare del tutto o in parte il mancato utilizzo del servizio per cause a loro non imputabili". Le soluzioni immaginate sonmo quelle dei voucher o del prolungamento dell'abbonamento corrispondente al periodo di mancata fruizione.

I COSTI - Su questo argomento è intervenuto il dirigente Leonardo Naldini ricordando che "la presidente regionale Tesei, tramite ordinanza emessa durante la fase 1 dell’emergenza sanitaria, ha modificato radicalmente l’assetto del trasporto pubblico in Umbria, aprendo un solco che anche l’amministrazione comunale ha poi dovuto seguire, riducendo i servizi di trasporto visto l’utilizzo ridotto a causa del Coronavirus". Per quanto riguarda gli aspetti economici connessi alla riduzione del servizio, di fatto "la trattazione dell’interlocuzione con il gestore (Busitalia) è stata integralmente avocata dalla Regione anche al fine di evitare disparità da Comune a Comune". Il dirigente ha ricordato che effettivamente "nel decreto 34 è previsto il ristoro del costo degli abbonamenti; ciò che manca, attualmente, è la definizione delle modalità di attuazione. L’auspicio, per la tenuta delle società gestrici, è che l’utenza possa accettare una mera traslazione del termine di scadenza degli abbonamenti, recuperando così i tre mesi non goduti. Rimarrà fuori da questa ipotesi, tuttavia, una piccola percentuale di soggetti (ad esempio studenti all’ultimo anno) per la quale dovrà essere previsto necessariamente il rimborso". Facendo un rapido calcolo il consigliere Massimo Pici (Perugia Civica) ha stimato in circa 2 milioni di euro il rimborso di tre mesi di abbonamento per gli oltre 22mila utenti interessati.

Gli abbonamenti sottoscritti nel 2019 sono 22.761:
-Abbonamenti annuali ordinari: n. 528
-Abbonamenti annuali scolastici: n. 6.178
-Abbonamenti trimestrali ordinari: n. 7.020
-Abbonamenti trimestrali universitari: n. 801
-Abbonamenti mensili ordinari: n. 8.234

Tariffe agevolate per gli studenti da parte di Busitalia anche per conto di Minimetrò:
-abbonamento annuale scolastico ed universitario: 296,00 euro (invece di 398,00)
-abbonamento mensile universitario: 45,00 euro (invece di 55,00)
-abbonamento trimestrale universitario: € 110,00 euro (invece di 122,00)

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