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Coronavirus, i giovani della Lega contro il Governo: "Vogliamo un ritorno a scuola in presenza"

I giovani del Carroccio: "Azzolina, De Micheli e Conte sono i responsabili di questo ennesimo fallimento"

I giovani della Lega contro il ritorno a scuola in presenza il 7 gennaio. Per Luca Toccalini, deputato e coordinatore federale del movimento giovanile della Lega, "il Governo sta mettendo a rischio la salute degli studenti e dei loro familiari. Vogliono imporre il rientro in presenza il 7 gennaio, ma in più di un mese di didattica digitale integrata nulla è stato fatto di concreto dall'Esecutivo per consentire una ripresa in presenza in sicurezza”. 

E ancora: "All’annuncio del Governo non sono seguiti interventi per potenziare il trasporto pubblico locale o il sistema di tracciamento, con istituti scolastici abbandonati a sé stessi nel progettare e programmare il ritorno alla didattica in presenza”.

“Azzolina, De Micheli e Conte sono i responsabili di questo ennesimo fallimento. In queste settimane a più riprese abbiamo provato a incalzare e sollecitare il Governo, affinché gli istituti scolastici potessero accogliere nuovamente i nostri liceali. La Lega Giovani -  spiegano i due coordinatori provinciali del movimento giovanile della Lega di Perugia, Gianluca Taburchi, e di Terni, Francesco Pocaforza - vuole un ritorno integrale in presenza. Siamo consapevoli di come la didattica a distanza non sia uno strumento formativo sufficiente, ma è comunque necessario che i trasporti pubblici siano implementati, in corse e carrozze, e che le nostre scuole possano essere riaperte in sicurezza, una volta per tutte".

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