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Coronavirus e scuola, la Lega contro il Ministro Azzolina: "Fornisca indicazioni chiare alle Regioni"

L'attacco dei parlamentari della Lega, Valeria Alessandrini, Virginio Caparvi, Riccardo Augusto Marchetti, Barbara Saltamartini, Luca Briziarelli, Simone Pillon e Stefano Lucidi

"Con il mese di settembre ormai alle porte, il ministro Azzolina non ha ancora indicato nel loro insieme le linee da seguire per l'apertura in sicurezza degli istituti scolastici con la conseguenza che le regioni, Umbria compresa, si ritrovano nella condizione di dover ipotizzare soluzioni che dovrebbero essere responsabilità del governo". Così in una nota i parlamentari della Lega, Valeria Alessandrini, Virginio Caparvi, Riccardo Augusto Marchetti, Barbara Saltamartini, Luca Briziarelli, Simone Pillon e Stefano Lucidi.

E ancora: "Sono ancora molte le incognite che gravano sulla ripartenze delle lezioni per la data prefissata del 14 settembre - spiegano - come ad esempio l'utilizzo della mascherina, il distanziamento tra i banchi, gli orari di ingresso e di uscita degli alunni, l'adeguamento degli spazi per le lezioni e così via". La Lega va all'attacco: "A queste si aggiungono le perplessità che riguardano il dover far svolgere nelle scuole le votazioni per il referendum (oltre alle elezioni previste in sette regioni e in più di mille comuni in tutta Italia) in programma il 20 e 21 settembre - proseguono - La preparazione e la successiva rimozione dei seggi in questa occasione risulta infatti più complessa rispetto agli anni precedenti in virtù delle operazioni di sanificazione che devono essere effettuate. Tutto ciò oltre a comportare un costo sicuramente maggiore per gli istituti scolastici costretti alla doppia sanificazione, una prima dell'apertura delle scuole e una dopo lo svolgimento delle elezioni, costringerebbe gli istituti a rimanere chiusi più giorni. Situazione che potrebbe creare anche dei ritardi nel programma didattico rispetto a quegli istituti dove non sono previsti seggi elettorali".

Conclusione dei parlamentari umbri del Carroccio: "Dopo i numerosi passaggi a vuoto, non ultimo quello televisivo dove invece di dare risposte a insegnanti e genitori ha preferito offendere Matteo Salvini, dopo il commissariamento di alcune sue funzioni deciso da Conte e la totale incapacità dimostrata nel gestire il mondo della scuola nella situazione di emergenza, la Azzolina potrebbe finalmente decidere di fare il ministro dell'istruzione e mettere le regioni nella condizione di poter far tornare gli alunni a scuola in totale sicurezza".

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