Coronavirus, 300 stabilizzazioni in sanità, Coletto: "Non solo sacrifici a medici e operatori, guardiamo oltre l'emergenza"
L'assessore regionale commenta con soddisfazione l'intesa con i sindacati, a breve l'attivazione dei bandi
“In questo momento in cui il mondo della sanità è in prima linea per fronteggiare l’emergenza legata alla diffusione del coronavirus, la Regione Umbria ha deciso di cambiare passo non chiedendo ai medici e agli operatori sanitari solo ulteriori sacrifici, ma definendo, dopo anni di attesa, un percorso di stabilizzazione dei precari”: commenta così l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, gli accordi siglati tra la Regione Umbria e le organizzazioni sindacali relativi alla stabilizzazione del personale precario delle Aziende ospedaliere e Usl dell’Umbria.
Coronavirus, accordo trovato tra Regione e sindacati: oltre 300 assunzioni
“Si tratta di due accordi importanti per il rilancio della sanità di questo territorio con un potenziamento costante del personale – ha detto Coletto – che permetterà la programmazione di assunzioni a tempo indeterminato e garantirà così un lavoro sicuro e qualificato a coloro che, a vari livelli, garantiscono la salute nella regione”.
“Gli accordi – aggiunge - hanno recepito le istanze delle organizzazioni sindacali da tempo impegnate a sbloccare le assunzioni nel mondo sanitario a partire dal profilo del tecnico-sanitario, all’operatore tecnico, agli Oss, agli assistenti sociali e amministrativi, fino alla dirigenza”.
“E’ stato concordata quindi l’attivazione immediata dei bandi per la stabilizzazione – spiega Coletto - che permetterà di far uscire dal precariato oltre 300 figure professionali in sanità. Con queste basi l’Umbria vuole guardare oltre l’emergenza”.