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Coronavirus, aiuti alle famiglie e ai poveri per superare la crisi: gli interventi della Regione Umbria

Otto milioni per il Piano straordinario di contrasto alle povertà - Emergenza Covid-19

Le conseguenze del coronavirus. La Regione Umbria fa da scudo alle famiglie e alle persone in difficoltà con una ricalibrazione del Piano straordinario di contrasto alle povertà - Emergenza Covid-19. Sul tavolo ora ci sono otto milioni di euro. 

Perché, spiega una nota della Regione, "l’emergenza sanitaria sta diventando sempre di più “sociale” e così, anche in Umbria, aumenta la vulnerabilità delle famiglie e delle persone fragili".

Il 'nuovo' Piano straordinario di contrasto alle povertà:  “Il Piano – ha spiegato l’assessore Coletto – delinea una serie di interventi per dare risposta ai nuovi bisogni che esprime la popolazione maggiormente esposta ai rischi derivanti dalla pandemia. E’ stata predisposta quindi, una riallocazione delle risorse comunitarie, nazionali e regionali, in modo da finanziare interventi resi molto più urgenti in questa fase di emergenza, rispetto a quelli previsti inizialmente.  La pandemia infatti, - ha spiegato Coletto -  ha aumentato ancora di più la  vulnerabilità delle persone adulte, creando una condizione di disagio sociale che non si identifica esclusivamente con la povertà, ma che si genera quando ad una preesistente situazione di fragilità sociale, si associano emergenze o eventi, anche imprevedibili, che destabilizzano il corso della vita e rischiano di portare la persona o la famiglia all’impoverimento sia sul versante economico, che esistenziale, generando o favorendo percorsi di esclusione sociale”.

Il Piano, sottolineano dalla Regione, è suddiviso "in sei filoni d’intervento che vanno dall’erogazione di buoni spesa destinati all’acquisto di beni di prima necessità e contributi economici per medicinali e utenze domestiche, al sostegno economico alle famiglie per i costi derivanti dall’acquisto di materiale informatico e collegamento alla rete, resi necessari in seguito alla sospensione in aula delle lezioni scolastiche, al supporto ai nuclei con all’interno familiari con disabilità e che si trovano, in questa fase, un notevole aumento dei carichi di cura. Un carico che per le famiglie  potrebbe diventare più problematico con la progressiva riapertura delle attività lavorative e con più o meno lunghi periodi di chiusura delle scuole con un eventuale rischio di isolamento e di esclusione sociale".

Altre risorse "saranno indirizzate al finanziamento di interventi di potenziamento dei Servizi sociali comunali con particolare attenzione al sostegno socio educativo e alla genitorialità, soprattutto con riferimento ai nuclei familiari in cui sono presenti minori". Un filone degli interventi "è dedicato anche al Terzo settore a sostegno dei progetti di volontariato e del Servizio civile per continuare ad assicurare il supporto a favore dei territori e delle comunità".

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