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Coronavirus, Conte firma il nuovo Dpcm: ecco cosa riparte dal 15 giugno e cosa no

Oggi via al calcio professionistico con la Coppa Italia e poi toccherà a sale scommesse, cinema e spettacoli. Il calcetto 'rinviato' al 25 giugno, le fiere al 14 luglio mentre restano sospese le attività di sale da ballo e discoteche

Giuseppe Conte ha  firmato ieri il nuovo Dpcm che sarà in vigore dal 15 giugno al 14 luglio: se il calcio professionistico ripartirà gia oggi (12 giugno) con la semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Milan, da lunedì 15 ripartiranno diverse attività (nel rispetto delle linee guida elaborate dalla Conferenza delle Regioni) mentre per altre è stato previsto un 'rinvio'.

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AL VIA DAL 15 GIUGNO - Dal 15 giugno ad esempio ripartiranno le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo, così come quelle di centri benessere, centri termali, culturali e centri sociali, consentite a condizione che Regioni e Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità di tali attività con l'andamento della curva epidemiologica. Apriranno inoltre i centri estivi anche per i bambini in età da 0-3 anni. Come era del resto già previsto riprendono poi gli spettacoli aperti al pubblico, le sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto ma con alcune cautele e precauzioni.

Col calcio ripartono e sale scommesse: le nuove regole da seguire

RINVII E 'SOSPENSIONI' - Restano invece sospese tutte le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche, locali assimilati sia all'aperto che al chiuso, così come sospese fino al 14 luglio 2020 rimangono le fiere e congressi, mentre i corsi professionali potranno essere svolti in presenza. A decorrere dal 25 giugno 2020 sarà invece consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto (come il tanto 'atteso' calcetto) nelle Regioni e Province Autonome che, d’intesa con il Ministero della Salute e dell’Autorità di Governo delegata in materia di sport, abbiano preventivamente accertato la compatibilità delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori.

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SPOSTAMENTI - In materia di spostamenti da e per l'estero è aumentato a 120 ore (5 giorni) il periodo massimo di permanenza senza obbligo di quarantena domiciliare per chi fa ingresso nel territorio nazionale per ragioni di lavoro, così come per il personale di imprese o enti aventi sede legale o secondaria in Italia che va all'estero per comprovate ragioni lavorative. le riaperture.

Il testo del Dpcm 11 giugno 2020

Allegati Dpcm 11 giugno 2020

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