rotate-mobile
Politica

Coronavirus, Ginetti (Italia Viva) critica: "Non è la fase 2 che abbiamo chiesto. In Umbria non può essere come in Lombardia"

La senatrice umbra critica sulla mancata differenziazione in base alla situazione sanitaria

La fase 2 dell'Umbria non deve essere come quella della Lombardia. I numeri del contagio nella regione non giustifica un percorso analogo in tutte le parti d'Italia. Lo sostiene la senatrice umbra di Italia Viva, Nadia Ginetti. "Questa non è la fase 2 che avevamo chiesto. Pur nella cautela, con i protocolli di sicurezza nei posti di lavoro e precauzione del senso civico comune, credo si configuri un problema giuridico legato alla limitazione di libertà costituzionali ormai non giustificabili, salvo in Lombardia, in quelle regioni come l'Umbria che registra un bassissimo contagio". 

"In Umbria - prosegue Ginetti - da giorni si registrano pochissimi contagi, da un solo caso ad un massimo di cinque ogni 24 ore, e questo anche a fronte di un numero elevato di tamponi effettuati, come i 1.513 comunicati venerdì scorso. Ed è assurdo, inoltre, pensare che si può far visita a parenti ma non ad amici come se il rischio fosse differenziato! Dobbiamo puntare piuttosto a rendere la mascherina obbligatoria, a tenere distanza sociale e ad implementare il numero dei test pur di riavviare la vita sociale ed economica del nostro paese e della nostra regione. Iniettare solo gocce di assistenzialismo rischia di creare l'immunità al rilancio di imprese e occupazione! Non possiamo davvero permettercelo. Colgo l'occasione, infine, per ringraziare il lavoro del personale sanitario che ormai da quasi due mesi si occupa in prima linea di questa emergenza, curando anche malati provenienti da altre regioni".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, Ginetti (Italia Viva) critica: "Non è la fase 2 che abbiamo chiesto. In Umbria non può essere come in Lombardia"

PerugiaToday è in caricamento