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Fase 2, l'appello di Bori (Pd) alla Regione: "Cultura perno del rilancio, è un mondo da ascoltare"

Il capogruppo dem: "Arte, spettacolo, eventi e imprese creative sono fondamentali per l'Umbria sotto il profilo dell'immagine e di quello turistico-ricettivo"

La cultura come perno del vero rilancio dell'Umbria. Ne è convinto Tommaso Bori, capogruppo regionale del Partito Democratico ha così indirizzato una lettera alla presidente della Terza Commissione, Eleonora Pace, auspicando la programmazione di audizioni affinché la Regione raccolga le istanze e le proposte dei protagonisti e dei rappresentanti del mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo, degli eventi e delle imprese creative.

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“Un che merita di essere maggiormente ascoltato - afferma Bori - e, soprattutto, coinvolto all’interno di un percorso di confronto e collaborazione di tutte le istituzioni locali, a partire dalla Regione”. L'auspicio del consigliere Pd è che “a fronte di un ritrovato dialogo sul futuro dell’Umbria culturale e creativa, possano essere attivati tutti gli interventi e gli investimenti necessari al rilancio di questo settore e alla valorizzazione dei tanti professionisti che ne sono la vera risorsa. Date le particolari criticità emerse in questo periodo invito la presidente Pace a procedere con una prima audizione in cui prestare attenzione alle istanze dei rappresentanti del coordinamento Attrici-Attori-Danzatrici-Danzatori-Umbri (Aaddu), Uniti e l'associazione Mestieri del Cinema Umbro, per approfondire le tematiche affrontate nel loro manifesto, recentemente portato all’attenzione delle istituzioni e dei media, in cui hanno descritto e denunciato la difficile situazione che si trovano a vivere in questa fase emergenziale”.

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“Mi auguro che questa prima audizione – sottolinea ancora capogruppo Dem - sia l’inizio di una serie di confronti aperti e partecipati affinché la Regione raccolga le istanze e le proposte dei protagonisti e dei rappresentanti del mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo, degli eventi e delle imprese creative, perché è da questi settori che può ripartire il vero rilancio dell’Umbria, sia dal punto di vista della sua immagine nel mondo, anche attraverso una Film Commission potenziata e rinnovata nella mission e nella governance, che sotto il profilo turistico-ricettivo”. 

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