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Coronavirus e fase 2, le 'domande' dell'Umbria e di tutte le Regioni al Governo Conte

La richiesta di chiarezza e di messa nero su bianco di aspetti fondamentali per la vita dei cittadini e per la ripresa dell'economia nel prossimo dpcm

Domande pratiche, firmate in calce dalle Regioni, al Governo Conte. La richiesta di chiarezza e di messa nero su bianco di aspetti fondamentali per la vita dei cittadini e per la ripresa dell'economia nel dpcm per il 4 maggio, data battezzata come inizio della 'fase 2'. Il presidente del consiglio ha spiegato in conferenza stampa le novità. Poche ore prima della diretta su Facebook, le Regioni hanno chiesto 'chiarezza e unità', stilando un decalogo che spazia dalle 'mascherine per tutti' e il loro costo  - cosa a cui Conte ha già risposto annunciando prezzi calmierati - alle 'strategia per la ripresa del comparto del turismo'. 

Nel mezzo, domande sui trasporti pubblici e privati, sul distanziamento sociale, sulle linee guida per la sicurezza nei posti di lavoro, sulle date di ripartenza dei settori dell'economia e sullo smart working, sui servizi alla persona (i parrucchieri, gli estetisti, etc etc), sulla possibilità di asporto per bar e ristoranti, sulle baby sitter e i relativi bonus per chi lavora. 

Secondo quanto trapela da Palazzo Donini, sede della Regione Umbria, nelle prossime ore è in programma un 'incontro' tra la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e i Prefetti della Regione per fare il punto sulle imprese della Regione Umbria che dal 27 aprile - come si legge una bozza del dpcm - potranno svolgere le attività propedeutiche alla riattivazione dal 4 maggio.

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