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Famiglie umbre in difficoltà, c'è il rimborso per i libri di testo: ecco come fare

Il rimborso economico è previsto per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie. La regione ha fissato i parametri per presentare le domande. Tutto quello che c'è da sapere

Avranno tempo fino al 31 ottobre prossimo le famiglie umbre che intendono presentare al proprio Comune di residenza, le domande per accedere al contributo per l’acquisto di libri di testo. Il rimborso economico è previsto per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, appartenenti a famiglie il cui reddito Isee rientra nella soglia di 10.632,94 

La somma destinata quest’anno alla Regione Umbria dal Ministero dell’Istruzione – ha spiegato l'assessore Carlo Casciari - ammonta a 1 milione 296 mila euro, di cui 962 mila 924 euro andranno agli studenti che adempiono all’obbligo scolastico, mentre 333 mila 270 euro saranno destinati agli alunni della scuola media superiore. 

Per accedere al contributo è indispensabile conservare fatture o scontrini che attestino l’acquisto dei libri di testo e che i Comuni effettueranno controlli sia a campione, sia nei casi in cui ci siano fondati dubbi sulle dichiarazioni rese con l’autocertificazione, anche dopo aver erogato gli aiuti. 

L’aiuto potrà essere attivato dalla domanda di chi esercita la patria potestà genitoriale dell’alunno, tramite un apposito modello reperibile sul sito internet della Regione (www.istruzione.regione.umbria.it) e presso i Comuni e le segreterie delle scuole, accompagnato dall’attestazione della situazione economica familiare secondo il calcolo Isee pari o inferiore a 10.632,94 euro. 

La richiesta dovrà essere consegnata al Comune di residenza, sia per gli alunni che frequentano Istituti scolastici ricadenti nel Comune medesimo o in Comuni vicini, che per gli studenti di Istituti scolastici di altre regioni. I singoli Comuni con la verifica dei requisiti richiesti dalla normativa e, per i casi di frequenza extraregionale, della non sovrapposizione dello stesso beneficio. 

Entro il 28 novembre 2014, i Comuni dovranno poi comunicare alla Regione il numero delle richieste accolte suddivise fra le due categorie: scuola secondaria di primo grado e primo anno di scuola secondaria di secondo grado; scuola secondaria di secondo grado, dal secondo anno in poi. La somma da assegnare alle singole Amministrazioni comunali sarà individuata in base al numero delle domande accolte.

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