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Presidente del consiglio regionale: prima fumata nera, ma la Porzi piace a tutti

La prima giornata in consiglio regionale è andata come da pronostico: tante schede bianche. Domani - alle 15,30 - si tornerà al voto e basteranno solo 11 voti per eleggere il nuovo presidente

Domani pomeriggio, a partire dalle 15,30, sarà il grande giorno della elezione a presidente del consiglio regionale di Donatella Porzi del Pd. L'ex assessore alla cultura della Provincia di Perugia piace anche al centrodestra ed è soprattutto legata al grande salvatore del centrosinistra alle ultime regionali: il sottosegretario Gianpiero Bocci.

Le prime tre votazioni non sono andate a buon fine. Servivano 17 voti. Domani ne basteranno 11. Quelli della maggioranza di centrosinistra. Durante la prima seduta il capogruppo del Pd, Giacomo Leonelli, ha dato la linea dopo le dichiarazioni di voto: “Preso atto di quanto dichiarato dal portavoce della Coalizione del cambiamento, Claudio Ricci, e dal capogruppo M5S Liberati, annunciamo che anche il Pd voterà scheda bianca in queste prime tre votazioni, non essendoci comunque i numeri per l'elezione di Donatella Porzi”.  Le prime tre votazioni si sono concluse con questi esiti: 19 schede bianche, 1 Biancarelli, 1 Porzi; 20 schede bianche, 1 Biancarelli; 20 schede bianche, 1 Biancarelli.

Il Movimento 5 Stelle ha subito fatto capire che sarà opposizione vera alla Marini: "C'è da ridurre la spesa pubblica. Bisogna rispondere - ha affermato il capogruppo Amdrea Liberati - alle esigenze dei cittadini più deboli non con la solita cantilena del lavoro che non c'è. E dobbiamo fare come il Friuli, che ha adottato il reddito di cittadinanza. Infine, chiedo ai cittadini di continuare ad essere qui, con il fiato sul collo di lor signori”.

Toni più morbidi ma netti da parte del capo dell'opposizione di centrodestra Claudio Ricci: "La nostra sarà una opposizione chiara, molto incisiva, ma nella chiarezza e nell’incisività anche molto costruttiva. Noi cercheremo di riproporre, in maniera ancora più approfondita, i punti che hanno caratterizzato la nostra esperienza di proposizione elettorale, auspicando che questa Assemblea possa, quando si determineranno anche riflessioni di natura in particolare economica, dare un segnale chiaro, prevedendo magari riunioni nel quadro ternano, a Palazzo Spada, perché da Terni discende una parte significante del Pil umbro e quindi delle potenzialità anche occupazionali della regione".

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