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La bestemmia del capogruppo Pd urlata in consiglio regionale: "La seduta era già terminata..."

Il monito della presidente Porzi: "Un fatto che oltre ad alimentare un giudizio negativo nei confronti delle istituzioni, dipinge in maniera ingenerosa anche chi se ne è reso protagonista"

Seduta sospesa, scatta la bestemmia urlata in consiglio regionale. "Un fatto estremamente spiacevole e da stigmatizzare". La presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria Donatella Porzi stigmatizza così la bestemmia urlata dal capogruppo Pd Gianfranco Chiacchieroni e pubblicata con un video su Facebook (con alcune parole coperte) dal consigliere regionale del Movimento 5Stelle Andrea Liberati dopo che la seduta era stata sospesa per la mancanza del numero legale su una mozione riguardante la tutela dei piccoli risparmiatori. Chiacchieroni, però, alla Nazione ha risposto così: "A me non sembra di aver bestemmiato, e poi la seduta era terminata. Io rispondo al massimo alla mia coscienza".

Ma il video c'è. E la presidente dell'aula bacchetta tutti: “Quanto accaduto dopo la chiusura dei lavori d'Aula dello scorso 18 luglio – aggiunge Porzi - e che ha avuto come protagonista il presidente di un gruppo consiliare, costituisce un fatto estremamente spiacevole e da stigmatizzare. Un fatto che oltre ad alimentare un giudizio negativo nei confronti delle istituzioni, dipinge in maniera ingenerosa anche chi se ne è reso protagonista, il cui impegno e serietà nel lavoro politico-istituzionale, sono peraltro da tutti riconosciuti”. 

E ancora: “L'episodio cui ci riferiamo – spiega la Presidente – è accaduto a seduta d'Aula terminata e alla presenza di pochissime persone ed è stato reso noto grazie a dei post sui social network realizzati da una forza politica di opposizione. Rispetto a ciò è opportuno fare alcune considerazioni. In primo luogo – sottolinea - ritengo pienamente legittimo utilizzare tutte le forme offerte dalla tecnologia per comunicare e informare. Sono però fermamente convinta - conclude Porzi – che, ai fini di lotta politica, sia da evitare l'utilizzo di tali strumenti che presentano i propri avversari in momenti sicuramente criticabili, ma decontestualizzati e quindi parzialissimi ai fini di una corretta comunicazione”. In sintesi: male la bestemmia, male il video.

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