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Congresso Pd Umbria: Bori, Laureti e Bellini continuano la corsa

I candidati: "In questo tempo difficile serve una forza responsabile"

Quattro fuori (Torrini, Presciutti, De Rebotti e Schoen), tre ancora in corsa per il congresso del Partito Democratico dell'Umbria. Tommaso Bori, Camilla Laureti e Fabrizio Bellini, cioè i candidati - rispettivamente - alla Segreteria Regionale del Pd, alla segreteria provinciale di Perugia e alla segreteria provinciale di Terni, vanno avanti.

“Il Partito Democratico - dicono i tre in una nota congiunta - ha in sé tutte le energie e le intelligenze per risollevarsi". E attaccano: "Per troppo tempo è rimasto schiacciato dal peso dei personalismi, degli antagonismi e delle contrapposizioni tra correnti, che lo hanno reso negli ultimi anni un partito immobile, delegittimato e a tratti inservibile".

Per i tre candidati "La vera scommessa è quella di gettare alle spalle gli errori del passato, ma non la storia e i valori democratici, per ripartire su basi nuove, e da chi ha voglia di impegnarsi davvero in un duro lavoro di ricostruzione che costerà molto fatica e nessun privilegio. Non si è ancora spenta l'eco delle polemiche, degli attacchi scomposti portati sul piano personale, degli sgambetti strumentali e delle capziosità, ciò nonostante è necessario guardare oltre, verso un nuovo orizzonte condiviso e plurale, di cui saremo garanti, insieme a tutti coloro che sentono di fare parte di questa comunità politica, che credono che serva anteporre l'interesse collettivo a quello particolare, e si apprestano a celebrare un congresso che ha il valore di un nuovo inizio".

Perché, dicono i tre candidati rimasti, "In tanti stanno attendendo una rinascita democratica, dopo oltre due anni di commissariamenti, per restituire dignità ad un partito che deve essere messo nelle condizioni di tornare a svolgere il proprio ruolo nella società umbra che oggi ne ha un gran bisogno. A questo serve il congresso: a dare un'organizzazione funzionale ad un progetto e degli obiettivi da perseguire nel futuro. Ci apprestiamo a farlo coscienti dell’urgenza di tornare a confrontarsi democraticamente, nel pieno rispetto delle regole che la situazione emergenziale ci impone, evitando il rischio di perpetuare errori che ci hanno portato a numerose sconfitte. In questo tempo difficile, serve una forza responsabile, rappresentata da persone equilibrate e responsabili, aperte al dialogo e disponibili a mettersi a disposizione di un progetto senza chiedere nulla in cambio".

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