Congresso Italia dei Valori, addio alla sinistra d'alternativa: "Alleanza ovunque con il Pd"
Paolo Brutti è stato confermato segretario regionale dell'Idv. Nessuno vuole riprovare la strada di un soggetto autonomo di sinistra e alternativo alla coalizione di centrosinistra. E nel 2014 e 2015 si vota per le comunali e regionali
Quello che resta - in attesa di una rinascita non scontata ma possibile - dell'Italia dei Valori dell'Umbria non ha nessuna intenzione di ripercorrere la via di una sinistra d'alternativa o meglio ancora (ma in realtà sarebbe impossibile) un'alleanza con il Movimento 5 Stelle. Nel giorno in cui Paolo Brutti - consigliere regionale - è stato riconfermato segretario regionale, emerge inequivocabile la nuova strategia per le comunali del 2014 e le regionali 2015: "Il nostro impegno sarà quello di sostenere il centrosinistra per le prossime elezioni, ritagliandosi il ruolo di compagno leale ma indipendente". Tradotto: nessuna rottura nonostante anni di tensioni con la Presidente Marini in Consiglio Regionale e persino a Perugia dove il sindaco Boccali non ha sostituito l'assessore Lomurno passato dall'Idv al Centro Democratico. E al congresso si è fatta sentire anche l'assenza del capogruppo regionale dell'Idv Olivier Dottorini che ha preferito la manifestazione Altrocioccolato a Città di Castello che l'assemblea del partito.
Alla fine però ha vinto l’unità nel partito. In campo è arrivata una solo mozione, quella di Paolo Brutti. Una soluzione accettata da tutte le componenti che si sono ritrovate concordi nel sostenere la linea del segretario Ignazio Messina. Era stato proprio il successore di Di Pietro a proporre la riconferma di Brutti. “In verità avevo chiesto di passare la mano - commenta Brutti - in nome del rinnovamento e del ricambio generazionale, anche perché il ruolo dell’Idv in Consiglio regionale richiede presenza e massima vigilanza, ma l’imminenza delle elezioni ha convinto tutti a scegliere una via più graduale, nel tentativo di riportare il partito in Par-lamento. Il mio obiettivo - prosegue Brutti - è di dare sempre maggiore spazio alla gioventù più preparata, insofferente agli accordi sottobanco, com’è tradizione per il nostro partito, e al tempo stesso capace di muovere i propri rilievi con dati e cifre alla mano, puntando soprattutto alla con-cretezza. Chi appartiene a questa razza si faccia avanti perché sarà il benvenuto. Di inciuci da una parte e slogan velleitari dall’altra, l’Italia sta morendo”.