I danni silenziosi del sisma in Umbria: turismo azzerato, 3 case su 10 distrutte, primi container e casette

Se poi consideriamo i due mesi morti per eccellenza gennaio e febbraio... la situazione è drammatica. Ma da qui si deve ripartire ha ribadito la presidente della Marini. "Il sisma ha cambiato la nostra agenda, le nostre priorità di sviluppo e governo dell'Umbria. Nel 2017 dobbiamo pensare a riportare tutti i cittadini nei propri comuni danneggiati mettendo a disposizione casette di legno e terminando l'installazione di container collettivi, stalle e negozi prefabbricati. Abbiamo intenzione di ridurre il più possibile le zone rosse per far rivivere parti della città importanti anche se puntellate. Sostegno all'economia prima di tutto per non perdere posti di lavoro. Far partire la prima ricostruzione quella leggera. Ma dal 2017 dobbiamo occuparci anche dei danni provocati dal sisma fuori dal cratere: riconquistare flussi turisti importanti in Umbria. Stiamo investendo sui grandi mezzi di comunicazioni con spot mirati per dimostrare come gran parte delle bellezze umbre sono in piedi e l'accoglienza è come sempre di grande qualità. Poi le altre parole d'ordine sono: sviluppo economico, finanziare l'occupazione, welfare, inclusione sociale, argine al rischio idrogeologico in Umbria". 

Tornando sul fronte del sisma: le prime 39 casette di legno arriveranno ad inizio gennaio per poi completare il piano entro l'estate. 5mila metri quadrati di aree urbanizzate accoglieranno i primi 4 moduli container collettivi (Norcia centro) che saranno consegnati tra il 23 dicembre e il 27-28 dicembre. Ne restanno da istallare altri 6 sempre tra Norcia e Preci. Per gli allevatori sono 15 le stalle già costruite, 10 in fase di costruzione, 20moduli abitativi con uso laboratorio già attivi.