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Romizi cala il piano per Perugia: meno burocrazia, meno dirigenti e più sviluppo

Un piano ambizioso che partirà dal 2015 e si basa su: meno burocrazia, più efficienza, una struttura sempre più leggera, taglio dei dirigenti e revisione del sistema dei premi; più attenzione alle esigenze di cittadini, famiglie e imprese

Il sindaco Romizi ha presentato alla giunta il piano per la riorganizzazione della macchina comunale sia per migliorare i servizi che per arginare gli sprechi o i troppi soldi pubblici persi tra gli ingranaggi burocratici. Un piano ambizioso che partirà dal 2015 e si basa su: meno burocrazia, più efficienza, una struttura sempre più leggera, taglio dei dirigenti e revisione del sistema dei premi; più attenzione alle esigenze di cittadini, famiglie e imprese. Approvati tutti i criteri generali di organizzazione dell’Ente da adottare che ora saranno sottoposti al Consiglio comunale.

Ecco in sintesi gli obiettivi da raggiungere

Razionalizzazione e diminuzione della spesa: "La riorganizzazione della struttura comunale dovrà comportare un accorpamento ed una ridefinizione delle funzioni attribuite ai diversi uffici e servizi per contesti omogeni, evitando quanto più possibile la frammentazione delle procedure e delle competenze. Tale scelta dovrà implicare effetti di razionalizzazione della spesa derivanti dal miglioramento organizzativo".

Diminuzione del numero dei dirigenti e un nuovo sistema di valutazione: "nell’ottica della razionalizzazione della spesa la Giunta dovrà diminuire il numero dei dirigenti e dare attuazione ad un nuovo sistema di valutazione della dirigenza che veda riconosciuta la professionalità e che non costituisca un adempimento meramente formale o contrattuale: in tale contesto il Sindaco valuterà l’esigenza organizzativa della figura del direttore generale)"

Sicurezza urbana: "si dovrà potenziare adeguatamente, nel corso del mandato, il presidio della sicurezza urbana attraverso una specifica struttura posta alle dirette dipendenze del Sindaco"

Semplificazione e sviluppo delle conoscenze: "si dovrà procedere ad una revisione e semplificazione dei processi decisionali, anche mediante strumenti di continua interazione e dialogo fra amministratori e struttura tecnico-amministrativa, favorendo momenti di coordinamento e confronto finalizzati alla migliore attuazione dei programmi dell’Amministrazione)"

Il Comune “amico”: "lo strumento attuativo sarà costituito da un processo di valorizzazione delle risorse umane dell’ente attraverso l’efficientamento degli strumenti di formazione indirizzati a migliorare la professionalità, a tutela dell’interesse pubblico e conseguentemente, a favorire una percezione positiva da parte del cittadino dell’immagine del lavoro nell’amministrazione comunale, sviluppando un metodico sistema  di dialogo aperto con la comunità locale e facendo così sentire il Comune “amico”"-

Sviluppo economico: "Dovrà essere sviluppata la più ampia progettualità per lo sviluppo economico dell’ente e della comunità, con l’impegno ad ampliare la ricerca delle risorse finanziarie intercettabili, dando ascolto agli stakeholders.Collegato allo sviluppo economico dovrà essere la programmazione comunitaria e la ricerca della più ampia gamma di ambiti di finanziamento, volti a rendere sostenibili i progetti sviluppati dai vari settori, supportandoli, laddove necessario, nella stessa stesura progettuale"

Meccanismi di controllo: "in tale ambito dovranno essere realizzati anche meccanismi di controllo e verifica dei risultati raggiunti con strumenti di ascolto e monitoraggio dell’efficacia dell’azione amministrativa e della sua economicità complessiva che diano evidenza alla comunità della validità delle scelte compiute)"

Servizi alla persona: "Si dovrà dare centralità e ridisegnare il sistema dei servizi alla persona, con una struttura specificatamente dedicata ad ascoltare in maniera più completa le diverse istanze della società, ponendo il cittadino al centro di tale sistema"

Innovazione tecnologica e servizi: "si favorirà lo sviluppo dei temi delle smart cities, della sostenibilità e dell’innovazione finalizzato alla rinascita economica e sociale della città, coniugandolo con una maggiore attenzione alla manutenzione del patrimonio e delle infrastrutture"

Revisione della struttura del governo del territorio: "Si dovrà rimodellare la struttura preposta al governo del territorio nell’ottica di un’accentuazione del ruolo di attuatore delle politiche di sviluppo e gestione territoriale e non come elemento di gestione dei servizi e delle manutenzioni".

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