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Perugia, tutti d'accordo in Comune: "La toelettatura per gli animali deve ripartire"

Approvato all'unanimità in commissione l'ordine del giorno firmato dal gruppo di Fratelli d'Italia e da Valigi della Lega: "Serve un'ordinanza della Regione"

Anticipare la riapertura delle attività specializzate nella toelettatura per animali. Questa la richiesta ad Anci e Regione Umbria che arriva dal Comune di Perugia, dove oggi (lunedì 4 maggio) la IV Commissione presieduta dal consigliere Michele Cesaro (Forza Italia) ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno a firma  del gruppo consiliare Fratelli d’Italia e del consigliere Luca Valigi della Lega.

“Gli animali da compagnia - ha spiegato il consigliere Paolo Befani (Fdi) nell’illustrare l’atto - non rappresentano, come è stato dimostrato da più parti, una fonte di contagio per gli esseri umani e la loro toelettatura non è solo un vezzo estetico, ma un’operazione necessaria per garantire ai nostri amici igiene e benessere generale, in considerazione anche del fatto che sono anch’essi in casa da due mesi. Questa attività, svolta in centri specializzati e da professionisti autorizzati, potrebbe essere svolta su appuntamento, quindi senza nessun contatto, o prelevando l’animale a domicilio e riconsegnandolo al termine del servizio. Alla luce dell’attuale situazione epidemiologica della nostra regione e dell’avvio della fase 2, che prevede la riapertura graduale delle diverse attività - ha concluso il consigliere - abbiamo voluto presentare questo ordine del giorno perché da tempo è emersa la necessità di poter effettuare questo servizio per il bene dei nostri animali domestici. Il nostro auspicio è che l’attività possa essere attivata il prossimo 18 maggio e non a giugno come sembrerebbe”.

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Alla discussione hanno partecipato anche Clara Pastorelli, assessore al Commercio, e Marina Gasparri in rappresentanza di Cna Umbria (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa). “Questo è uno dei tanti problemi male affrontati in questa emergenza - ha affermato Pastorelli -. La toelettatura, come codice Ateco rientra erroneamente tra i servizi alla persona, per cui dovrebbe seguire le sorti di estetisti e acconciatori. È evidente che si tratta di una situazione sbagliata, sulla quale alcune regioni si sono mosse con proprie ordinanze, rendendo possibile la riapertura già da oggi anziché da giugno. Anche l’Umbria si è mossa con suggerimenti al riguardo che però, al momento, sembrano disattesi”. L'assessore ha quindi rinnovato l’impegno del Comune di Perugia a portare avanti il confronto sul tema “perché - ha aggiunto - oltre al problema economico, sono lesi i diritti degli animali al benessere, che non sono stati tenuti nella dovuta considerazione".

Anche la rappresentante di Cna ha ricordato che l’aggregazione impropria dell’attività in un codice Ateco assimilato ai servizi alla persona ha fatto sì che essa fosse collocata tra le attività a rischio medio alto. “CNA e la federazione nazionale dei toelettatori aderente alla confederazione - ha detto Gasparri - hanno fatto presente a livello nazionale e regionale la necessità di rivedere la situazione, in quanto i servizi suddetti non sono per niente assimilabili. Qui non si tratta di un vezzo estetico ma di una questione di salute e di igiene, oltre che di diritti degli animali, ed anche di un problema economico per le attività, che come molte altre, non percepiscono reddito ma continuano ad avere costi fissi da pagare”. Nella discussione è intervenuto anche consigliere Valigi (Lega) che ha sottolineato come, in questo periodo di emergenza, a quanto riportato da associazioni di volontariato che si occupano di animali, siano aumentati i casi di abbandono di cani e gatti e ha auspicato che anche la Regione Umbria, così come hanno fatto altre Regioni, possa pronunciarsi per una riapertura anticipata delle attività di toelettatura.

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Dello stesso avviso anche le opposizioni, a partire da Francesco Zuccherini (Pd), che tuttavia ha invitato i proponenti a chiedere non tanto ad Anci, quanto piuttosto alla Regione dell’Umbria stessa un’ordinanza per risolvere il problema in maniera veloce e concreta. “Lo hanno fatto la maggior parte delle Regioni - ha spiegato il consigliere 'piddino' - e ritengo che chiedere ad Anci di intervenire sul governo non apporti nessun beneficio alla categoria, mentre l’ordinanza regionale sarebbe uno strumento immediato per andare incontro fattivamente ad un’esigenza evidentemente sottovalutata a livello nazionale” Anche Emanuela Mori (Iv),  è auspicabile un intervento rapido da parte della Regione e un’interlocuzione in tal senso da parte del Comune. “La cura degli animali non è solo un diritto ma anche un dovere per chi li accudisce - ha detto la capogruppo di Italia Viva - e non sempre si può garantire la pulizia e l’igiene adeguati degli amici a quattro zampe all’interno delle case, soprattutto adesso, con l’arrivo della primavera. Il servizio dovrebbe essere permessa su tutto il territorio nazionale”. I proponenti hanno, quindi, accettato di aggiungere la richiesta alla Regione dell’Umbria oltre a quella ad Anci Umbria e Anci nazionale nel dispositivo dell’ordine del giorno che, come detto, è stato approvato all’unanimità.

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