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Martedì, 23 Aprile 2024
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SOLDI NOSTRI Paghiamo 55mila euro per aggiornare gli eventi su Fb

"Perché così tanto?". E' stato questo il leitmotiv della commissione comunale spending review che si è tenuta oggi, 9 settembre, a Palazzo dei Priori. Tema della giornata: soldi e gestione del settore cultura. Si scava sui contratti sottoscritti dalla passata giunta Boccali

“Si spende troppo per il servizio che viene fornito”. Annuiscono tutti. Nessuno dei presenti si permette di replicare. Una frase, quella dell’assessore alla cultura Teresa Severini, che arriva alla fine di un lungo confronto, tenutosi oggi, 9 settembre, in commissione comunale spending review.

Seduto sul “banco dei testimoni” per il lungo “interrogatorio” diretto dal presidente della Commissione Francesco Calabrese e dell’assessore Michele Fioroni, è  il dirigente attività culturali, progetto e turismo, dottore Silvio Cipriani. È lui, infatti, a dover dare spiegazioni sui quattro fogli spillati tra loro. Fogli sui quali sono annotate cifre che ammontano a un totale di 4.613.077,61 euro. Questi sono i soldi che, senza rigiri di parole, l’ex Amministrazione ha investito sulla crescita culturale e turistica di Perugia.

Tra convenzioni, grandi manifestazioni e piccoli progetti, sono state tante le perplessità sollevate. Primo fra questi il progetto editoriale dal titolo “Vivi Perugia” che costa alle casse comunali 92.962,00 euro l’anno. “Ma non potremmo tramutarla in un prodotto web?”, chiede l’assessore Fioroni. La risposta arriva immediata: “Il target che serviamo, solitamente, non naviga”. E fin qui avrebbe anche una sua logica, se non fosse che il Comune potrebbe anche guadagnare qualche “soldino” con la rivista in questione. Come? “Effettuando una seria raccolta pubblicitaria”, viene proposto al termine della Commissione dato che, attualmente, come ha spiegato Cipriani, ammonta solo “a qualche migliaio di euro”.

Occhi grandi e sconcerto palese per Calabrese, quando “salta fuori” che il Comune spende per la sponsorizzazione tramite social network degli eventi culturali ben 55mila euro l’anno. L’incarico per il lavoro se lo è aggiudicato una cooperative “ e scadrà solo nel 2016, prima, infatti, di questa data non sarà possibile retrocedere dall’accorda stipulato. Come spiega la Severini: “il loro compito non è altro che prendere un comunicato stampa e copiarlo sui social network”. “Non ci posso credere”, replica di tutta risposta Fioroni che sembra nell’orlo di un risata isterica.

Se invece due anni fa a Umbria Jazz, il Comune aveva dato “solo” 50mila euro di contributo, quest’anno la manifestazione se ne è ritrovati centomila, alla quale da un contributo annuo per il pagamento dell’affitto dell’edificio pari a 3.756 auro. Sempre in tema di grandi eventi culturali ad accaparrarsi la fetta più grossa è il teatro Stabile dell’Umbria che viene sovvenzionato dal Comune di Perugia con 300mila euro l’anno, senza calcolare che, come spiega Cipriani “intorno ai 900 arrivano dallo Stato, altrettanti dalla Regione e i restanti dall’unico mecenate rimasto Brunello Cucinelli”. Ma come mai così tanto? “In parte vengono spesi per le produzioni, gli altri invece per la programmazione e poi va sottolineato che lo stipendio, ad esempio, del direttore artistico, è non basso”, puntualizza Cipriani.

Gli infopoint turistici costano, invece “solo” 138.646,00 euro l’anno. Qui va calcolato il costo dell’affitto delle strutture e dei cinque dipendenti. “Non possiamo predisporre due strutture removibili per ammortizzare i costo”, chiede l’assessore Fioroni. “A dire la verità una volta era così”, risponde Cipriani. Queste, insomma, sono solo alcune delle voce presenti sui quattro fogli che la nuova Giunta ha intenzione di rivedere al motto di “Si spende troppo per il servizio che viene fornito”.

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