rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Regionali, la coalizione per la Marini con due nodi da sciogliere: le liste civiche e di sinistra...

E in più ci sono le candidature nel Pd dove la new entry è l'ex Idv Casciari, attuale vice-presidente della Giunta regionale, che rischia di rubare un posto ad altre due donne di valore su Perugia. Ecco tutti i retroscena a sinistra

La coalizione del centrosinistra è tutta da definire in vista delle regionali 2015. Ma per fortuna del candidato presidente Catiuscia Marini c'è molto tempo ancora dopo la decisione del Governo di spostare la data delle elezioni - prima a marzo, poi direttamente a maggio - che oscilla tra il 24 e il 31 maggio. C'è un doppio nodo che è difficile da sciogliere anche per il Partito Democratico. C'è il problema della lista di sinistra unita che dovrebbe arginare la rivale Altra Europa-Umbria - gli aspiranti Tsipras italiani - che si candida contro il centrosinistra e contro la Marini. 

Il partito più in salute è Sinistra Ecologia e Libertà che in Umbria vale da solo un 4 per cento. I vendoliani sono disposti ad accogliere candidati e pezzi di programma anche da Sinistra per l'Umbria - fortemente voluta da Stefano Vinti dopo lo strappo con Rifondazione -, dal Partito Comunista d'Italia - gli ex Pdci guidati da Mascio - e da altre associazioni e movimenti. Ma ad una condizione: nessun candidato in lista della vecchia guardia e di coloro che hanno già ricoperto dei ruoli amministrativi negli ultimi 20 anni. Tradotto: niente operazione di riciclaggio di quelli rimasti senza partito. Una presa di posizione che preoccupa e molto sia il Pd che la Marini che hanno degli accordi con i vari capi-clan della sinistra che sono rimasti fedeli a livello regionale al centrosinistra. 

Una situazione di stallo che nelle ultime ore sta facendo pensare agli esclusi di sinistra di mettere in piedi un proprio cartello elettorale convinti della vittoria della Marini e di poter rientrare in consiglio regionale superando la soglia del 2,5 per cento dei voti. Il nome? Già c'è: LA SINISTRA UNITA PER L'UMBRIA. Ma è una ipotesi che si vuole evitare per non dare l'impressione che la coalizione Marini sia spostata troppo a sinistra, dopo la discesa in campo del super-moderato Claudio Ricci per il centrodestra. 

Secondo nodo: la lista civica del presidente (ma non chiamatela del Presidente se no dal Pd si arrabbiano). Le trattative vanno avanti per imbarcare quella parte di voti e uomini vicini a Maurizio Ronconi che si è dimesso da segretario regionale dell'Udc dopo l'accordo fatto dal suo partito con Ricci e quindi anche con la Lega Nord. La trattativa è a ben avviata anche perchè lo stesso Ronconi è tra i promotori delle liste civiche di centro che hanno appoggiato alle comuni i candidati del Pd come Boccali e Mismetti. Della lista potrebbe far parte anche Dottorini (ex Idv), ma essendo troppo forte come preferenze rischia di spaventare, secondo certi ambienti, gli altri candidati di livello a cui è stato chiesto di candidarsi. O lo annunciano all'ultimo momento quando la lista è fatta, oppure Dottorini rischia il posto. Considerate che il battagliero esponente dell'Altotevere sta subendo un veto anche da Sel per la lista unica di sinistra. 

E per finire poi c'è la lista del Pd: qui dovrebbe entrare come candidata l'ex Idv, nonchè vice-presidente della Giunta regionale, Casciari. Se entra ruba un posto alle aspiranti candidate perugine: ovvero Lorena Pesaresi e l'ex senatrice Fioroni. In bilico la candidatura dell'ex assessore alla cultura Andrea Cernicchi, anche se Gianpiero Bocci sta spingendo molto sulla segreteria regionale. Per lui un assessorato esterno sempre alla cultura? Sembra più probabile ma senza dimenticare che stavolta gli assessori saranno solo 5... e le forze politiche in campo sono molte (considerando anche le correnti del sindacato e del Pd).

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Regionali, la coalizione per la Marini con due nodi da sciogliere: le liste civiche e di sinistra...

PerugiaToday è in caricamento