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REGIONALI Chianella dixit: "Alleanza Pd-liberisti blocca l'Umbria"

Un articolo del Corriere dell'Umbria - a firma di Aristei - aveva paventato una Marini disposta al dialogo anche con quei partiti che a livello nazionale appoggiano il Governo Renzi. La reazione del capo dell'organizzazione del Pd

Quel dialogo (presunto) con il polo dei moderati del sindaco Ricci - uomo di centrodestra - e addirittura con il Nuovo Centrodestra dell'Umbria - alleato nel governo di grandi intese del Governo Renzi - ipotizzato dalla presidente Catiuscia Marini durante un incontro politico ad Umbertide, non è proprio piaciuto ad alcuni esponenti del Pd e della sinistra. La notizia è stata lanciata dal Corriere dell'Umbria a firma di Diego Aristei che aveva seguito la Presidente durante il suo tour nelle feste dell'Unità.

Se l'assessore Stefano Vinti ha chiesto spiegazioni alla Marini ottenendo un classico "non ho mai detto quelle parole riportate dal Corriere dell'Umbria", il responsabile dell'organizzazione del Pd provinciale Antonello Chianella ha subito preso le distanze da questa ipotesi di alleanza tra Pd e pezzi del centrodestra per le prossime regionali del 2015. Ma non solo la questione alleanze ha fatto discutere, c'è anche quel rifiuto (indiretto ma chiaro) ad eventuali primarie per la conferma o meno della presidente Marini che ha chiesto "di essere pronta a ricandidarsi a patto che tutto il Pd sia unito sulla sua proposta politica". Lo stesso Chianella aveva chiesto ufficialmente primarie per legge. 

"Voglio essere chiaro - ha spiegato l'esponente Pd - dopo le notizie di stampa sul dialogo con Ncd e civici vicini al sindaco Ricci: "Sarebbe un errore imperdonabile confondere la situazione di emergenza che ha portato a delle alleanze innaturali a livello nazionale con una scelta strategica per un progetto politico per l'Umbria in vista delle prossime elezioni del 2015. Rispetto le idee di tutti ma non condivido obbiettivi e contenuti di un alleanza con il Nuovo Centrodestra dato che non può portare ad un programma di riforme, serio e condiviso, per l'Umbria. Ci sono delle differenze importanti dai temi etici a quelli per il rilancio e la tutela del lavoro. Esponenti del liberismo hanno ricette completamente diverse da quelle di un partito di centrosinistra seppur riformista. Si rischia di bloccare la Regione in nome di equilibri politici tra forze distanti su tutto. Si può guardare ovunque, in alto, in basso, al centro, si possono sommare i voti per vincere, ma non so se si può fare un programma adeguato per l'umbria. se si guarda al nuovo centro destra, non la vedo bene ....io lo dico con grande chiarezza guardo da un'altra parte". 

Chianella ribadisce anche l'importanza delle primarie: "Ho chiesto di inserirle nella nuova legge regionale ma non è stata presa in considerazione questa richiesta. Non vogliamo primarie contro qualcuno, ma in questo momento storico i partiti non sono in grado di rappresentare a 360 gradi i cittadini e questo strumento, pur non essendo perfetto, consente di ridare voce e potere decisionale agli elettori. Le primarie vanno fatte sempre e il Pd deve essere il promotere di una regolazione per legge come accade in altri Paesi".

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