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Castiglione del Lago, sale la tassa rifiuti, ma crescono gli esentati e le agevolazioni

Riduzione del 30% della TARI per le nuove attività dei centri storici per i primi tre anni di attività

Non arrivano buone notizie dall'ultimo incontro tra amministrazione comunale e i sindacati per definire la programmazione del bilancio di previsione 2019 del Comune di Castiglione del Lago. E' emersa la decisione di rivedere le tariffe TARI prevedendo un aumento del 7,45% per le utenze domestiche e del 5,70 per le utenze non domestiche a causa degli aumenti ben superiori a tali percentuali richiesti dal gestore sul PEF (Piano Economico e Finanziario) 2019.

Nel dettaglio è confermata la soglia di esenzione dell'Addizionale Comunale Irpef da 10.000 a 11.500 euro. Grazie a questo provvedimento, assunto nell'esercizio 2018, la platea dei cittadini beneficiari dell'esenzione totale è stata incrementata di 550 unità, raggiungendo complessivamente le 4350 unità su 10.700 cittadini contribuenti. Le parti sociali hanno chiesto per il futuro di continuare a verificare l’ipotesi di progressività dell'Addizionale Comunale Irpef o l'innalzamento della soglia di esenzione a 12.000 euro.

Per quanto riguarda la TARI negli esercizi 2018 e 2019, a fronte di importanti aumenti annuali richiesti da parte dei gestori del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani determinati dal mancato funzionamento di alcuni impianti, sono stati contenuti gli incrementi tariffari in percentuali medie del 3,5% nel 2018 e 7,45% nel 2019 per le utenze domestiche, del 2,5% nel 2018 e del 5,70% nel 2019 per le utenze non domestiche. Tali incrementi sono accompagnati da esenzioni e riduzioni: riduzione del 30% della TARI per le nuove attività dei centri storici per i primi tre anni di attività, incentivi crescenti per chi più differenzia e legati al numero degli svuotamenti della raccolta indifferenziata (come da tabella che segue), incentivi per il compostaggio. Confermate le riduzioni per il conferimento dei rifiuti in ricicleria. 

Le parti sociali, pur apprezzando lo sforzo del Comune nel contenimento degli aumenti della Tari, non condividono e non concordano sugli aumenti ed esprimono forti preoccupazioni per il fatto che siano i cittadini a farsi carico dei maggiori costi prodotti dall'intera problematica dei servizi di igiene urbana e delle criticità emerse per una cattiva gestione degli stessi, attraverso detti aumenti. Chiedono quindi ulteriori razionalizzazioni e un efficace controllo nell'erogazione dei servizi per attenuare ulteriormente l'impatto dei costi sugli utenti. Chiedono inoltre di procedere a verificare la possibilità di una diversa rimodulazione del piano finanziario rivalutando la distribuzione dei costi nel rapporto tra le utenze domestiche e non domestiche a favore delle prime, considerato che attualmente il maggior carico è proprio sulle utenze domestiche.

 Le parti sociali hanno espresso forti preoccupazioni sull'intera problematica e forti critiche sono state mosse e condivise anche dal Comune nei confronti della Regione Umbria che ad oggi ancora non si è dotata di un Piano Regionale dei Rifiuti in grado di chiudere il ciclo della relativa gestione. Tutte le parti, su prima indicazione di Confocooperative, concordano nel riconoscere che gli aumenti, ma più complessivamente i costi del PEF, devono essere legati e utilizzati dal gestore, in massima parte, per il miglioramento dei servizi resi e nln a mere politiche di pareggio di bilancio. 

Sempre sui rifiuti il Tavolo concorda nell'individuare la tariffa puntuale quale ulteriore passaggio al fine di aumentare le percentuali di raccolta differenziata, nella necessità di organizzare un servizio di vigilanza ambientale sul corretto ciclo dei rifiuti, sulla necessità di promuovere azioni politico-amministrative per la modifica degli stili di vita in materia di consumo e produzione rifiuti, spingendo verso la cultura del riuso dei beni. «Ho ricordato - ha affermato Spadoni - le numerose richieste fatte al gestore in merito al miglioramento di tutte le politiche di gestione del ciclo dei rifiuti, richieste che quasi sempre hanno avuto scarse risposte e non hanno consentito di migliorare la gestione medesima. Anche le note vicende giudiziarie che hanno coinvolto TSA hanno sistematicamente impedito l'avvio di buone pratiche. Ad oggi il Comune ha più di una richiesta inviata che non ha avuto risposte formali ed effettive».

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