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Umbria, cannabis per uso terapeutico: adesso la chiede anche Forza Italia

Spunta l'ordine del giorno in Comune del consigliere forzista Camicia: "Così evitiamo che i familiari dei malati la comprino dagli spacciatori"

Terapeutica e bipartisan. Sì, si parla della cannabis in Umbria. E dopo la legge regionale passata nell’aprile 2014 per permetterne l’uso terapeutico ecco che spunta l’ordine del giorno in Comune a Perugia. Direttamente dall’armadietto delle proposte di Forza Italia. In calce la firma del consigliere Carmine Camicia. Il punto è fare come a Torino. O in Europa, dove, scrive l’esponente di maggioranza, “è ammesso l’impiego curativo di cannabinoidi, l'utilizzo in medicina è consentito in Germania, Belgio, Lussemburgo, Svizzera e Gran Bretagna, la Francia ha autorizzato l'utilizzo del Sativex e il farmaco sarà commercializzato entro l'inizio del 2015 anche in Spagna, Olanda, Portogallo e Repubblica Ceca”.
E ancora: “Molti ammalati, ai quali è stata diagnosticata la sclerosi multipla dopo aver provato farmaci chemioterapici che li costringevano a muoversi su una sedia a rotelle, da qualche anno hanno scoperto i benefici della cannabis ottenendo effetti positivi in grado di contrastare i sintomi della malattia, dai dolori ai tremori, assumendo 5 grammi di marijuana al giorno”.

L’obiettivo dichiarato è quello di far approvare l’ordine del giorno dal consiglio comunale e impegnare la giunta Romizi “a chiedere alla Regione dell’Umbria di dare seguito, a quanto già deciso nel mese di aprile 2014 dal consiglio regionale dell’Umbria sull’uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi, attraverso prescrizione medica”. Prima si dovrà passare in commissione, dove Camicia chiede la presenza dell’assessore competente e delle associazioni dei familiari dei malati di Sla.

Il fine, scrive Camicia, è quello “di evitare che tantissime persone che assistono parenti affetti da Sla possano dare per qualche ora benessere ai propri cari senza dover rivolgersi al mercato nero gestito da organizzazioni malavitose”. A Palazzo dei Priori la risposta.

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