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Gimo, la Regione mette i soldi per i bus notturni: la palla passa al Comune di Perugia

La fase di sperimentazione del servizio è terminata il 30 giugno 2017 e l'assessore regionale ai Trasporti ne ha giudicato 'soddisfacenti' i risultati ottenuti, che si sono assestati intorno alle 4mila utenze per un costo di 40mila euro

I consiglieri del Partito Democratico Giacomo Leonelli e Carla Casciari esprimono “soddisfazione” per l'approvazione della loro proposta di ordine del giorno con cui ieri l'Aula di Palazzo Cesaroni ha impegnato la Giunta regionale “ad inoltrare immediata e formale richiesta al Comune di Perugia affinché venga attivato il servizio “Gimo” (Giovani In Mobilità) e inserito nell'ambito del Piano Urbano di Mobilità, con l'impegno da parte della Giunta regionale a compartecipare alle spese relative”.

“Ora – affermano i due consiglieri PD - la palla passa al Comune di Perugia che dovrà attivare il servizio, tenuto conto che con l'approvazione di questo ordine del giorno allegato all'assestamento di bilancio, la Regione dice a chiare lettere che 'c'è' e 'ci sarà' nella compartecipazione della spesa che dovrà attuarsi nelle modalità consentite e concordate. Compresa quella dell'incremento dei trasferimenti a favore della città di Perugia per il Trasporto Pubblico Locale”.

“Il finanziamento della Regione – spiegano i consiglieri Leonelli e Casciari - va considerato parte integrante dell'impegno dell'Ente nell'ambito delle politiche per il sostegno del diritto allo studio, anche tenendo conto del fatto che l'Università degli Studi di Perugia, l'Università per Stranieri e tutte le istituzioni di alta formazione rappresentano per l'Umbria una risorsa di inestimabile valore, non solo da un punto di vista culturale, ma anche economico e sociale. La Regione - aggiungono - dal 7 aprile 2017, ha introdotto ed interamente finanziato il servizio 'GIMO, che è consistito nella sperimentazione della mobilità notturna con due linee che collegano le principali zone della città in esercizio le sere di venerdì e sabato nella fascia oraria 22.00-02.00. La fase di sperimentazione del servizio è terminata il 30 giugno 2017 e l'assessore regionale ai Trasporti ne ha giudicato 'soddisfacenti' i risultati ottenuti, che si sono assestati intorno alle 4mila utenze per un costo di 40mila euro. In previsione dell'avvio della nuovo nuovo anno accademico – concludono - è quindi necessario riavviare il servizio, prevedendo un opportuno finanziamento”

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