Assegnato il bonus regionale per la prima casa: 87 giovani coppie dicono addio all'affitto
La graduatoria è stata ufficializzata dalla Regione. Oltre 170 giovani residenti a Perugia avranno un contributo di 30mila euro per poter rendere meno gravoso l'acquisto della loro prima casa. Con tanto di garanzia della Regione
Sono 87 le domande ammesse nella graduatoria dei contributi previsti dalla Regione dell’Umbria per agevolare l’acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alle politiche della casa Stefano Vinti, ha approvato nella sua ultima seduta la graduatoria provvisoria degli ammessi a contributo, dopo che gli uffici avevano esaminato le 154 domande pervenute entro il termine del 29 aprile, fissato dal bando.
Il finanziamento disposto dalla Regione, ha illustrato l’assessore Vinti, era rivolto alle coppie coniugate o conviventi anagraficamente che non hanno superato i 40 anni (o che compiono il 40° anno di età nel 2013), formate da cittadini italiani o stranieri (purché in regola con le norme sull’immigrazione), residenti o con attività lavorativa da almeno due anni in Umbria, che non siano possessori di altra abitazione e che, alla data di pubblicazione del bando (e nell’anno 2011), hanno un reddito ISEE non superiore ai 23.500 euro. Si tratta di un contributo in conto capitale di 30 mila euro per ciascuna coppia.
Con il contributo per le giovani coppie si cerca di contribuire la ripresa del mercato immobiliare che sta vivendo un periodo di grande stagnazione, con circa quarantaduemila vani invenduti o sfitti nella nostra regione. "Sono consapevole - ha spiegato Stefano Vinti, assessore all'edilizia popolare - delle grandi difficoltà che devono affrontare le giovani coppie nell'acquisto della loro prima abitazione. La crisi economica, la crisi occupazionale, l'incertezza del posto di lavoro sono freni pesantissimi per chi vuole garantirsi un diritto fondamentale come quello della casa. La Regione in questi ultimi anni sta cercando in tutti i modi di dare un sostegno, che è doveroso, soprattutto a quei nuclei familiari con un reddito che da solo non consentirebbe di compiere un passo così importante".