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Tanto rumore per nulla, l'accordo tra Marini e bocciani è ancora possibile dopo l'ennesimo scivolone

L'ex assessore alla sanità si è infuriato sulla firma dei decreti dei nuovi dirigenti. Poi però una nota dalla Regione calma gli animi e spiega tutti i passaggi tecnici. L'accordo tra le due anime Pd è ancora possibile dato che si possono ancora spostare le caselle e i manager

Nervi a fior di pelle. Isterismo democratico da record. Ecco cosa è accaduto nelle ultime ore: l'ex assessore che torna a minacciare guerra - prima di un convegno pubblico nella sua Foligno - e la Presidente Castiuscia Marini, molto sorpresa per i nuovi attacchi, costretta a spiegare la procedura tecnica dopo la firma dei nuovi direttori generali tra cui quel Walter Orlando, bersaglio di Barberini e di tutta l'area Bocci, che ha fatto riaccendere le micce.

Partiamo dalla fine. Ovvero la nota della Presidente Marini: "Riguardo ai decreti del Presidente della Regione Umbria con cui sono stati nominati i sei direttori regionali, si chiarisce che si tratta di atti dovuti anche in considerazione degli adempimenti e delle scadenze contrattuali". Tradotto per agli amanti della trattativa in casa Pd: è la procedura di assunzione obbligata dei manager che devono prendere servizio il primo marzo prossimo. Ma possono essere spostati in qualsiasi settore con una semplice determina di Giunta regionale. Quindi non è detto che Orlandi resti alla ai vertici della sanità in Regione ma, se oggetto di accordo tra i bocciani e la Marini, può andare in qualsiasi momento in un altro settore, come magari la famosa "centrale acquisti della sanità umbra". Quindi non è mossa definitiva.

Ma c'è di più: non è stato ancora firmato il contratto ai direttori delle aziende ospedaliere di Perugia e Terni - anche queste motivo di rottura tra i bocciani e la Marini - infatti è stato fatto proprio solo il parere del Rettore Moriconi: "Per quanto riguarda la nomina dei direttori generali delle Aziende ospedaliere e sanitarie umbre - scrivono dalla Regione - in data odierna è stata esclusivamente acquisita l’intesa con parere favorevole circa le nomine dei direttori delle due Aziende ospedaliere di Perugia e Terni, Emilio Duca e Maurizio Dal Maso, da parte del Rettore dell’Università degli studi di Perugia come previsto dalla legge regionale e dal Protocollo generale d’intesa tra Regione e Università". 

Insomma procedure obbligate tanto è vero che dalla Regione si ribadisce la volontà di trovare un accordo quanto prima con i consiglieri dissidenti: "Tutto ciò non intende pregiudicare in alcun modo il confronto politico in atto rispetto alle questioni poste dal dimissionario  assessore regionale Luca Barberini". Insomma la tregua armata va avanti anche se qualcuno stavolta è caduto sulla classica buccia di banana.  Un piccolo incidente verso un accordo che dovrebbe riportare a breve Baberini in Giunta, con un piano sanitario concordato innovativo e probabilmente Orlandi dirottato verso l'importante centrale acquisti della sanità. Tanto rumore per nulla...

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